Dai nostri genitori e nonni non ereditiamo solo il colore dei capelli e degli occhi o l’altezza e la corporatura: i geni che ci trasmettono papà e mamma possono essere portatori di malattie ereditarie. Gli scienziati per esempio hanno collegato l’Alzheimer con l’albero genealogico: molte persone che ne soffrono hanno ereditato dai genitori la mutazione di un gene che porta a codificare una proteina chiamata apolipoproteina.

E il rischio di cancro alla prostata viene passato attraverso il DNA paterno, con geni che potenzialmente alzano il rischio del 58%. Ma questo non significa che se un nostro familiare soffre di una certa malattia siamo condannati a soffrirne anche noi. La storia familiare ci mostra solo a quali malattie siamo più soggetti. Vale sempre la pena fare esami preventivi per quella malattia soprattutto dai 40 anni in poi, in modo che, se dovesse svilupparsi, verrà diagnosticata subito ma non ha senso vivere nella paura di contrarre quel disturbo perché è tutt’altro che scontato.

Inoltre molte malattie ereditarie sono evitabili: per esempio se i tuoi genitori o nonni hanno avuto il cancro al colon puoi cercare di contrastare il rischio di svilupparlo assumendo 9 gr di cibi integrali ogni giorno. Una semplice abitudine come questa riduce il rischio del 17%. Lo stesso vale per le malattie cardiovascolari: se la tua storia familiare mostra una maggior propensione alle malattie cardiache datti da fare per contrastarle facendo cardio con regolarità. I ricercatori dello Iowa State University, infatti, hanno scoperto che basta fare jogging per pochi minuti al giorno per ridurre il rischio di malattie cardiache del 45%.

In sostanza la tua storia familiare ti dice a quali disturbi devi stare più attento, quali esami preventivi fare e che dieta e programma di allenamento seguire per ridurre il rischio ma con uno stile di vita sano e qualche accortezza puoi bypassare del tutto il problema.

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