Domenica 3 settembre l’elite mondiale del Red Bull Cliff Diving varca la Porta dell’Inferno in Texas. Dopo la medaglia mondiale a Budapest e l’emozionante vittoria a Polignano a Mare, torna in gara anche l’italiano Alessandro De Rose.
Leggi la seconda parte dell’intervista in cui ci rivela come si prepara a questa grande sfida. Se ti sei perso la prima parte, la trovi qui.

L'intervista a De Rose

MH: Come cambia la tua preparazione in base alla stagione?
Rispetto all’estate l’inverno è sicuramente il periodo in cui devi puntare a fare massa e forza, quindi, vista anche la stagione, la preparazione si svolge in gran parte in palestra con i pesi per aumentare forza e massa fisica. In estate e nella bella stagione in genere si lavora meno sui pesi, scalando magari al sessanta per cento del carico, e si aumentano le ripetizioni per mantenere la forza.

MH: Ti alleni così anche durante la series?
No, due o tre settimane prima della gara smetto di usare gli attrezzi, in maniera tale da scaricare ed evitare di trovarmi a essere “legnoso” e pesante al momento del tuffo. In questo periodo si fa solo corpo libero, quindi esercizi di esplosività, come saltare a un metro di altezza facendo un passo in avanti o lanciare la palla medica più in alto possibile.

MH: Segui una dieta precisa prima e durante la series?
In inverno, quando non sono in gara, seguo una dieta ben precisa, al mattino mangio tante proteine, soprattutto uova (in particolare l’albume a cui aggiungo un filo d’olio per dare sapore) e tante verdure. Evito invece, per quanto possibile, i carboidrati, mangiando poca pasta e privilegiando invece le patate bollite e il pane integrale. Durante la stagione di gara la mia dieta cambia un po’, pur continuando ad avere le proteine come protagoniste. Se devo essere sincero, però, quello che mi sta aiutando a perdere peso in questo periodo è soprattutto l’orario: mangio in un intervallo di sei ore che va da mezzogiorno alle sei. Il metabolismo dopo le otto di sera è leggermente più lento, quindi evito di mangiare da quell’ora in poi. Poi ovviamente tengo controllate le dosi di quello che assumo e cerco di variare. Per ricapitolare secondo i me i segreti di una dieta efficace sono tre: mangiare negli orari giusti, non esagerare e mangiare un po’ di tutto.

MH: Per migliorare lo stile del tuffo che esercizi fai?
L’opzione è una sola: fare stretching, soprattutto alle punte e alle spalle. Più si è sciolti in aria, più si diventa eleganti. Per esempio un tuffatore che appoggia la faccia sulle tibie colpisce è una bella figura da vedere e per riuscire a farla ti serve lo stretching.

MH: E per migliorare la performance?
Lì il segreto è ripetere il tuffo più e più volte. Poi si fanno esercizi di tenuta allenando addominali e dorsali con il nuoto.

MH: Quante volte puoi ripetere il tuffo prima della gara?
Di solito abbiamo dai trenta ai quaranta minuti d’allenamento, tranne il primo giorno dove abbiamo un’ora. Con l’esperienza sto imparando a fare meno tuffi possibili perché più tuffi fai prima più il tuo corpo si stanca. L’impatto è abbastanza violento quindi puoi essere preparato fisicamente ma devi anche farti furbo e cercare di risparmiare le energie per la gara.
Così adesso tendo a fare un solo tuffo, quello obbligatorio prima della gara. Serve per capire l’altezza, la posizione dei sub, le caratteristiche dell’acqua e qualsiasi altro dettaglio possa servirti per il tuffo in gara.

MH: Come ti orienti durante il tuffo? Prendi qualche punto di riferimento?
Ho imparato che la cosa più importante è non guardarsi troppo intorno e tenere d’occhio sempre i sub, quindi il mio punto di riferimento è l’acqua. Sembra banale ma è l’unica cosa che non cambia mai in qualsiasi location, è l’unico punto fermo.

MH: Puoi cambiare strategia e tipo di tuffo durante la gara?
No, non si può. Il giorno prima del primo tuffo della gara ogni partecipante deve consegnare la scaletta con i quattro tuffi che intende fare e poi non può più cambiare nulla.