Cibo per il cervello

Grazie allo zucchero, millenni fa il cervello umano si è evoluto e ampliato, permettendoci di arrivare in cima alla catena alimentare. Questo impulso evolutivo a fare il pieno di cibi ricchi di zuccheri e carboidrati spiega perché anche oggi la voglia di questa tipologia di cibo non ha nulla a che fare con la fame. Si tratta invece di una razione fisiologica: i carboidrati attivano il cervello più di altri ingredienti. È per questo che è così difficile farne a meno.

Ricordi felici

La voglia di certi cibi nasce nel sistema di ricompensa del cervello più che nelle aree cerebrali che gestiscono il senso di fame. Questo sistema ti ricompensa quando sei impegnato in attività cruciali per la sopravvivenza, come fare sesso e mangiare. Ecco perché quando divori un hamburger triplo il cervello rilascia la dopamina, un neurotrasmettitore del piacere. Il cervello ricorda questo collegamento tra il sapore dell’hamburger triplo e la felicità e ti incoraggia a ripetere l’esperienza.

Spezza le abitudini

Spezzare le abitudini negative è fondamentale, soprattutto se queste abitudini ti portano ad associare un comportamento negativo con una sensazione positiva. Anche se quel cibo di per sé non dà dipendenza il rilascio di dopamina tende a rendere quell’esperienza irrinunciabile. Secondo uno studio pubblicato su Nutrition Reviews il cervello e l’ambiente cospirano per farti cadere in tentazione.

Resisti

La maggior parte degli studi sulle tentazioni legate al cibo si concentra sul gestire queste tentazioni quando insorgono. Se resisti a mangiare quel biscotto per 5 minuti, magari alzandoti e facendo un giro, la voglia sparirà. La mindfulness è un aiuto nel controllare queste tentazioni: se pratichi la mindfulness e la meditazione sarà più facile scacciare dalla mente la voglia di cibo spazzatura quando minaccia di travolgerti.