Costeggiando un fiume, un torrente, un ruscello. Oppure valicando gli Appennini. Non ci sono solo le classiche strade bianche: se cerchi un percorso gravel ne troverai a decine, anche vicino a casa, basta solo cercarli (sulle app dedicate come Strava, Komoot o Wikiloc) e salire in sella, all’avventura.
Di seguito ne mettiamo in evidenza alcuni tra i più noti d’Italia, battuti dai cicloturisti durante i loro viaggi o anche semplicemente dai gravel biker nelle loro uscite in giornata.
1. SUL TRACCIATO DE L’EROICA, TUTTO L’ANNO
L’Eroica non è solo una corsa ma è diventata il simbolo di un movimento. E allo stesso tempo dicendo Eroica si evocano i paesaggi dell’entroterra toscano, i filari ordinati di cipressi sulle colline, e ovviamente le strade in ghiaia che uniscono borghi e pievi. Il percorso permanente dell’Eroica è segnato e tracciato e quindi si può ripercorrere tutto l’anno, non solo in occasione della gara. Il tracciato si muove tra le province di Siena e di Arezzo e misura 209 km e quasi 4mila metri di dislivello.
2. LUNGO LA VIA DEGLI DEI
Da Bologna a Firenze superando l’Appennino. È la Via degli Dei, percorso per gravel biker molto esperti, forse più consono a chi si muove in mountainbike, ma non per questo impossibile per gli amanti del brecciolino più temerari e preparati. Il tracciato unisce i due capoluoghi di provincia; partendo da Bologna si pedala fino a superare il passo della Futa, tra campi coltivati e boschi, su strade sterrate o single trail per camminatori. In tutto circa 130 km e 3.200 metri di dislivello.
3. GRAVEL SULL’ALTA VIA DEL SALE
Tra le Regioni più votate all’outdoor c’è certamente la Liguria, riferimento a li-vello internazionale per la mountainbike. Tra i percorsi gravel liguri più belli ci sono senz’altro quello delle Cinque Terre, che si specchia sul mare cristallino, ma anche l’Alta Via del Sale, tracciato che ricalca quello che usavano commercianti, pastori e mulattieri per muoversi dalla Riviera e dal centro Italia verso le Alpi. L’itinerario consigliato va da Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, a Monesi (Imperia) e poi fino a Ventimiglia. Si pedala su sterrato, arrivando anche oltre i 1500 metri di altitudine.
4. COSTEGGIANDO LAMBRO, ADDA O VILLORESI
La Lombardia è ricca di percorsi che sono ormai marchiati “gravel”. Alcuni di quelli più divertenti e famosi (e allo stesso tempo facili e comodi, anche perché permettono di sfruttare la rete dei trasporti locali) sono quelli che costeggiano i corsi d’acqua: la Ciclovia del Lambro, per esempio, nel suo tratto che va da Monza verso Lecco. Oppure quella dell’Adda, forse l’emblema del percorso adatto alla bici gravel. O ancora quella del Villoresi. Si può anche studiare un tragitto che le colleghi, qualora vogliate stare in sella parecchie ore.
5. SULLA CICLOVIA DELL’ACQUEDOTTO PUGLIESE
Dalla provincia di Avellino fino al Salento. Tra le ciclovie più in voga in questo mo-mento c’è sicuramente quella dell’Acquedotto Pugliese, così chiamata perché si muove lungo le condotte del Sud del nostro Paese. Il tracciato integrale è perfetto per le bici gravel e misura circa 500 km. Si segue prima il Canale Principale, da Caposele a Villa Castelli, quindi il Grande Sifone Leccese, che arriva fino a Santa Maria di Leuca e alle sue spiagge. L’itinerario attraversa in tutto tre Regioni, Campania, Basilicata e Puglia.