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Si parte. Nelle acque di Auckland questa notte Luna Rossa darà il via alla sua sfida per l'ambita Americas' Cup. Dovrà vedersela ancora una volta contro il team neozelandese di Emirates Team New Zealand. Più che una sfida di vela, questa Americas' Cup è un gioco di equilibrismi e di acrobazie su barche super tecnologiche che praticamente volano sull'acqua e raggiungono velocità intorno ai 100 chilometri orari.

L'appuntamento è anche questa volta da nottambuli: la regata numero 1 e la 2 si terranno infatti a partire dalle 4 del mattino ora italiana.

Dalle ore 16.15, ora neozelandese, i due team si troveranno faccia a faccia, per la prima volta dopo l'ultimo confronto che era avvenuto nelle regate di dicembre dell`America`s Cup World Series. Dopo le due prove in programma mercoledi, è previsto un giorno di pausa e quindi la ripresa delle competizioni nel weekend, a partire da venerdì.

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Luna Rossa Prada Pirelli arriva in finale dopo una eccitante PRADA Cup, nella quale ha dato del filo da torcere agli altri sfidati NYYC American Magic e Ineos Team UK battuti seccamente: 4-0 e 7-1.

Dopo i rinvii dovuti al lockdown di Auckland per l'allerta COVID 19, finalmente le regate possono iniziare.

"Finalmente possiamo dire di essere in Coppa America - ha dichairato Max Sirena, Skipper e Team Director del team Luna Rossa Prada Pirelli. Abbiamo affrontato un lungo percorso con alti e bassi, durante questi ultimi mesi, e siamo felici di aver vinto la PRADA Cup e di aver smarcato uno dei nostri obiettivi, quello di regatare contro il Defender.Tutto il team è molto concentrato sulle regate. È un momento importante per il team e rappresenta il risultato di questi ultimi tre anni di lavoro. Abbiamo dimostrato di non arrenderci mai, anche quando ci davano per spacciati. Adesso dobbiamo dare il meglio senza dimenticare quale è il nostro obiettivo principale e perché siamo qui. È ovvio che quando sei in una finale di Coppa America può succedere di tutto perché non stai facendo una regata qualsiasi, ti scontri contro i migliori e per battere i migliori devi essere migliore di loro."

Nei primi due giorni, con ancora Auckland a livello 2 di allerta COVID 19, saranno interdetti i campi di regata vicino alla costa per evitare assembramenti, i soli campi disponibili saranno il campo A, verso Takapuna, e il campo E nella zona dell`isola di Waiheke.

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Emirates Team New Zealand resta la barca da battere. L'equipaggio italiano si è guadagnato il rispetto e l'ammirazione di tutti i partecipanti per la sua capacità di crescere e in molti casi di dettare la linea. Alla vigilia delle prime regate della finale dell'America's Cup, in conferenza stampa, lo skipper dei neozelandesi, Peter Burling, si sofferma sulla velocità di barche che hanno stupito tutti per bellezza ed efficacia, per la capacità di volare sul mare. "Queste barche erano solo un concept tre anni fa e ora stanno superando le aspettative di tutti per quello che possono fare e per la loro velocità - ha spiegato Burling -. In questo mondo tutti sanno che se non sei abbastanza veloce non vinci e noi abbiamo fatto di tutto per ottenere la barca più competitiva da questo punto di vista, abbiamo spinto molto sulla bassa resistenza idrodinamica, ma anche gli italiani hanno messo insieme un ottimo pacchetto e questo rende ancora più emozionante la finale".