È considerata la gara di canottaggio più dura del mondo: attraversa l’Oceano Atlantico da est a ovest e lo fa in pieno inverno.
La gara di quest’anno è partita da La Gomera nelle Canarie il 14 dicembre 2017 per concludersi ad Antigua, nel Mar dei Caraibi. La traversata, che si tiene ogni anno e che in questa sua ultima edizione ha visto partecipare 20 team provenienti da 13 Paesi diversi, richiede, a seconda delle condizioni climatiche e della bravura dei concorrenti, in media dai 35 ai 90 giorni.

Il team

L’edizione 2017 ha visto trionfare il team tutto inglese dei Four Oarsmen, composto da Dicky Taylor (32 anni), George Biggar (32 anni), Peter Robinson (32 anni) e Stuart Watts (34), londinesi di adozione. I Four Oarsmen hanno tagliato il traguardo in 29 giorni, 14 ore e 34 minuti, stabilendo un nuovo record mondiale per la traversata più rapida da parte di un equipaggio di quattro elementi, battendo l’attuale record di 2 giorni e il record delle edizioni precedenti di ben 5 giorni, in una delle competizioni più dure ed estenuanti mai viste.

Gli inglesi hanno affrontato la furia degli elementi, lottando contro venti impetuosi e onde alte più di 12 metri, remando a turni di due ore e combattendo contro la carenza di sonno. Nel corso di una delle gare più combattute di sempre, i Four Oarsmen hanno trascorso la maggior parte della traversata testa a testa con il Team Antigua, determinato a conquistare il primo posto. Il duro allenamento e la disciplina rigorosa hanno dato i loro frutti: i Four Oarsmen hanno attraversato il mare e ottenuto la vittoria. Sfidando la furia implacabile degli elementi dell’Oceano Atlantico, i membri della squadra hanno unito le forze per vincere.

I Four Oarsmen hanno attraversato l’Oceano Atlantico per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi a favore della ricerca delle malattie mentali e del midollo spinale, cause particolarmente care agli atleti.

Ecco il commento di George, lo skipper del gruppo: “È stata una gara estremamente impegnativa, specialmente alla partenza: fino a metà gara abbiamo lottato testa a testa con il Team Antigua, un’altra squadra composta da quattro elementi. Trovarsi in balia degli elementi è stata un’esperienza sensazionale per noi, e dato che abbiamo già raccolto 250.000 sterline per gli enti benefici da noi scelti, speriamo che questa vittoria e la conquista del record mondiale ci aiutino a superare le 300.000 sterline”.

I Four Oarsmen - Credit Ben Duffy
I Four Oarsmen - Credit Ben Duffy

La gara

La Talisker Whisky Atlantic Challenge è una gara unica nel suo genere, in cui i partecipanti si trovano a sfidare la natura impetuosa dell’oceano armati solo di una barca a remi. Ogni partecipante brucia circa 8.000 calorie al giorno, perdendo approssimativamente il 20% del peso corporeo durante la gara. La sfida non è solo fisica ma anche mentale, perché per un periodo variabile dai 35 ai 90 giorni i partecipanti vivono in simbiosi in pochi metri quadrati, su una barca sbattuta dalle onde, e devono imparare a collaborare per sopravvivere. Nelle avversità, però, sono inoltre testimoni di momenti mozzafiato, a stretto contatto con la natura, immersi nella straordinaria vita marina e in tramonti spettacolari.

Lisa Everingham, Responsabile Marketing Globale di Talisker, commenta così: “Siamo molto felici per i Four Oarsmen e per la loro epica vittoria. Non solo hanno battuto il record, ma hanno compiuto un’impresa a dir poco incredibile. Per noi la Talisker Whisky Atlantic Challenge è un’opportunità per sostenere e dare vita alla trasformazione e al viaggio di ciascun partecipante, che si trova a misurarsi con gli elementi. I fratelli MacAskill, i nostri fondatori, hanno remato da Eigg a Skye per fondare la distilleria Talisker in Scozia quasi 200 anni fa e, proprio come loro, questa sfida rappresenta l’avventura, la forza di carattere e mostra cosa significa davvero essere ‘Made by the sea’”.

Se vuoi sapere a che punto sono gli altri team che non hanno ancora tagliato il traguardo clicca qui.

Ecco un breve video del team vincitore con i momenti salienti della gara.