13 anni fa ero sola e appena divorziata, di giorno facevo la cantante a Disneyland e di sera incontravo uomini conosciuti online. Una volta ne ho fatto salire uno a casa, pensando che ci saremmo divertiti un po’. Quella serata è stata la mia prima volta con un uomo “dominante”. I giorni seguenti mi sono informata un po’ meglio sul BDSM (giochi di ruolo, bondage, dominio e sottomissione), prima con i libri e poi facendomi qualche amico nella comunità BDSM. Diventando una sottomessa professionista ho imparato molte cose sulla sicurezza e poi sono passata al ruolo di dominatrice.

Con l’emergere di storie di abusi e di violenza tramite il movimento #MeToo mi rendo conto che il BDSM mi ha insegnato alcune skill vitali: come comunicare i miei desideri e come capire se chi ho di fronte mi sta dando il permesso di andare avanti oppure no. La risposta non è mai l’astinenza o l’inibizione ma l’apertura e l’onestà.

Che tu in fatto di sesso sia un tradizionalista o sia aperto a nuove esperienze, i principi base del consenso che si imparano nel BDSM possono portare a un sesso migliore. Non nascondere i tuoi desideri, parlane.

VUOI UN SESSO PIÙ PICCANTE?

Chiedile che cosa la eccita. Questa è la regola base del BDSM (La maggior parte delle coppie è più a suo agio a fare sesso che a parlarne. E questo porta a coni d’ombra nella coppia, dove un partner magari accetta di fare qualcosa anche se non gli va, solo per non dispiacere l’altro o per paura di dire di no).

I benefici per te: dare alla partner il permesso di essere emotivamente vulnerabile e di condividere i suoi desideri più profondi crea uno spazio in cui potete farvi le vostre confessioni (Suggerisci alla partner di parlare di sesso perché con tutto il polverone suscitato dal movimento #MeToo vuoi essere sicuro di avere il suo consenso in

ogni gioco che decidete di fare).

Per ognuno dei miei clienti creo una lista di fantasie che comprende quelle su cui ci siamo accordati, quelle che li eccitano e quelle che sono al limite del consentito. E la tengo vicina durante il gioco. Fai una lista del genere con la tua partner e aggiornala spesso, condividendo nuove idee e togliendone altre che non vi piacciono più.

Anche se a entrambi piace un sesso meno spinto parlare in anticipo (di nuove posizioni, della rapidità con cui procedere dai preliminari al sesso, delle fantasie e di cose anche banali come il punto in cui si preferisce essere toccati e così via) può aiutare entrambi a conoscersi meglio.

Poi ci sono le cosiddette “safe words”. Nel BDSM sono obbligatorie. Dire “stop” oppure “no” mentre giochi potrebbe confondere l’altro, perché queste parole potrebbero far parte del gioco. Per molti poi dire di no può essere difficile perché non vogliamo urtare la sensibilità del partner. L’ideale è mettersi d’accordo prima di iniziare su una parola che metta tutto in stand by, una specie di “arimo” (Più per lei è facile dire di no, più sarà facile anche dire di sì. Se ti senti dire di no rispondi con un “grazie”. Sembra strano ma crea un senso di sicurezza che aiuta la coppia ad aprirsi).

A me piace usare il sistema del semaforo, in cui “rosso” significa “fermati”, “giallo” vuol dire “rallenta” e “verde” significa “vai avanti così, mi piace” (Potete anche accordarvi su segnali non verbali - una carezza sulla spalla per esempio).

In questo modo si costruisce un rapporto di fiducia e la fiducia porta a un sesso migliore.

GIOCA!

Non si tratta per forza di sesso: è un gioco per adulti (Se il sesso comincia a sembrare più un lavoro che un gioco prova in questo modo: imposta un timer a 15 minuti e in quel periodo gioca con la partner. Così nonostante gli impegni quotidiani avrai sempre quei 15 minuti in cui sarete solo tu e lei).

Il sesso con penetrazione è optional (Durante il sesso siamo molto orientati all’obiettivo, ovvero a raggiungere l’orgasmo. Nel BDSM l’unico obiettivo è il piacere, anzi il piacere condiviso).

A questo proposito ricordo una volta con un ragazzo e degli spaghetti. Io mi mettevo ai suoi piedi e lui mi serviva la cena in un piattino per terra. Io mangiavo in ginocchio come una cagnolina e lui mi accarezzava i capelli e il viso. Questo non è sesso, è un gioco.

Puoi modificare la tua camera da letto per giocare. Metti tanti cuscini, luci morbide e una temperatura confortevole. Se ti va metti anche della musica: l’ideale è quella strumentale perché i testi delle canzoni rischiano di distrarre (Spotify è una risorsa inesauribile di ritmi tantrici). In un ambiente del genere è più facile stimolare i sensi e la fantasia. Senti il profumo della sua pelle, il suo respiro sul collo, l’anticipazione di quello che sta per succedere è persino più eccitante di quello che succederà.

SEGUI IL COPIONE

Dopo aver scelto la parola d'ordine per mettere fine al gioco, e aver deciso che cosa piace e non piace a entrambi, potete iniziare. Immagina che lei sia super eccitata e a un certo punto ti chiede di fare qualcosa su cui non vi eravate accordati. Ti implora di farlo. Come ti comporti?

Segui il copione che avete concordato: ti guadagnerai il suo rispetto perché hai avuto la forza di volontà di seguire le regole decise in precedenza, controllando la tua libido. Ricordati di non bruciare le tappe (Il sesso andrebbe sempre assaporato come un buon vino).

La donna ha bisogno di tempo per scaldarsi. Il BDSM in realtà è prima di tutto un gioco mentale e la tensione e il rifiuto paradossalmente non fanno che aumentare l’eccitazione (Come esseri umani siamo attratti da quello che non abbiamo. Quindi flirta, interpreta un personaggio, indossa qualcosa che lei trova sexy).

COCCOLATEVI

Anche il masochista più incallito ogni tanto ha bisogno di fare una pausa. È un po’ come fare stretching dopo un workout. Dopo il gioco di ruolo spesso si assiste a una fase di depressione, di solito da parte di chi fa il sottomesso. L’ondata di endorfine ha un crollo brusco e tu rimani scombussolato e hai bisogno di consolazione. Ogni coppia dovrebbe parlare di che cosa fa stare bene i due partner dopo il gioco (Chiedile come è stato per lei, come si è sentita e se c’è qualcosa che vorrebbe fare in più la prossima volta. Non chiederle invece se ha raggiunto l’orgasmo e quante volte perché creerebbe una pressione negativa).

Potrebbe essere un abbraccio silenzioso, un po’ di coccole, accarezzare i capelli, qualsiasi cosa. L’importante è non dimenticarsi di questa fase finale.

Il giorno dopo parlate di che cosa ha funzionato e che cosa no. Scambiatevi i feedback per migliorare l’esperienza successiva (La negoziazione e il dialogo sono fasi importanti del gioco sessuale perché in quei momenti dici al partner che cosa ti piace e che cosa, da parte tua, vuoi fare per eccitarla. È un preliminare fondamentale).

METTITI NEI SUOI PANNI

Puoi anche farlo letteralmente, se ti fa piacere e se non indossa una taglia troppo piccola. Ma quello che intendo dire, in questo caso, è che devi cercare di capire la posizione della tua partner. Se sei un dominatore prova a metterti dalla parte del sottomesso per capire le sue ragioni e come si eccita (Le coppie ogni tanto dovrebbero masturbarsi insieme così ognuno capirebbe come al partner piace essere toccato. Scoprirebbero cose che non avrebbero mai immaginato e sarebbe di grande aiuto per il sesso).

Per imparare a pensare come una donna fai il sottomesso: è una pratica liberatoria per un uomo, abituato (o costretto) a essere sempre il leader e il macho. Una volta avevo un cliente, un capo d’azienda, che chiamava la sessione con me la sua “visita alla spa”. Mi definiva una dea e mi faceva appoggiare i piedi sulla sua schiena, come se fosse un tavolino. Questa cosa funzionava perché giocare con me gli permetteva di non comandare e di non essere il capo, almeno una volta. Anche se sei un sottomesso non accettare passivamente tutto quello che fa il dominatore, c’è un copione da seguire e se sei a disagio puoi sempre interrompere il gioco con la parola d’ordine decisa in precedenza. Il segreto di questo genere di gioco è la fiducia reciproca. Se vuoi che qualcuno si sottometta a te devi dimostrargli rispetto e non andare mai oltre quello che avete deciso insieme. Dai al partner quello che vuole e per sapere che cosa vuole chiediglielo.