Il pistacchio è un prodotto che vanta numerose proprietà benefiche note sin dai tempi antichi. Utilizzato come cibo fin dal 7000 a.C. in Turchia, era noto agli Assiri, ai Persiani e ai Greci come “droga medicinale”.
Molte delle proprietà salutari di questo frutto derivano alla sua composizione e dalla sua ricchezza di micronutrienti benefici per l’organismo.
Di seguito la composizione del pistacchio americano, tostato, con e senza aggiunta di sale. I valori si riferiscono a 100 g di prodotto edibile (sgusciato).
Dai valori riportati, volendo tracciare un rapido identikit del profilo nutrizionale del pistacchio americano, è facile osservare come sia un alimento energetico (una porzione tipica di circa 30 grammi di pistacchio sgusciato dà circa 160 kcal), con un’altissima densità nutritiva perché fornisce quantità importanti di proteine (quantitativamente ne contiene quante la carne), carboidrati e, soprattutto, grassi (come vedremo per la maggior parte monoinsaturi e polinsaturi di elevata qualità). A questo si aggiunge una forte presenza di fibre che, oltre a svolgere azione preventiva nei confronti di vari disturbi, stimolano efficacemente il senso di sazietà.
Le caratteristiche del pistacchio non si limitano al suo contenuto di macronutrienti: è decisamente importante l’apporto di minerali (Potassio, Calcio, Ferro, Magnesio, Fosforo, Manganese) che rendono questo seme una sorta di integratore naturale. E anche la componente vitaminica è significativa (è un’eccellente fonte di tiamina, vitamina B6, folati e vitamina E), così come è abbondante l’apporto di fattori fitochimici, in particolare antiossidanti polifenolici.