Il confronto sulla riapertura di palestre, piscine e più in generale di impianti sportivi è arrivato ad una svolta. Il Cts ha acconsentito alla proposta del Ministero dello Sport sulla riapertura, ma con limitazioni relative agli sport e alle fasce di colorazione della Regione.

Nello specifico, i primi a ripartire al chiuso senza vincoli (poiché in questi casi all'aperto l'attività fisica è già consentita, si pensi al running o al tennis, per esempio) sarebbero gli sport individuali. Solo in un secondo momento potranno riprendere gli sport di squadra ed infine quelli di contatto, secondo il criterio, più che legittimo, di una percentuale di pericolosità attribuita alla presenza di più soggetti in un uno spazio chiuso e a distanza ridotta.

La data per la ripartenza è fissata per il 6 marzo, come da precedente decreto firmato dall'ex premier Giuseppe Conte, ma spetterà a Mario Draghi siglare un nuovo documento (quindi il condizionale, al momento, è d'obbligo) che contenga le regole suggerite da Cts e Ministero, nella piena consapevolezza dell'importanza dell'attività motoria per il benessere psicofisico di tutta la popolazione, specie per le categorie più fragili come giovani e anziani, ma anche dei rischi a cui gli assembramenti "autorizzati" potrebbero portare.

Naturalmente le condizioni saranno differenti a seconda della fascia di appartenenza. Per la zona rossa non ci saranno concessioni e impianti e palestre resteranno chiusi.

Chi risiede in zona arancione potrà riprendere ad esercitare le attività di base individuali negli ambienti sopra citati, oltre alle attività dilettantistiche, sempre individuali. Gli allenamenti per attività sportive di squadra o di contatto sono ammessi purché vengano svolti individualmente, mentre per i bambini in età scolare è stata fatta una concessione per attività sportive e danza.

In zona gialla, quindi la gran parte delle aree italiane al momento, consentiti anche gli allenamenti per gli sport di squadra e di contatto a livello di base e dilettantistico.

Resta inteso che si dovranno tenere distanze adeguate all'intensità dello sforzo e comunque non inferiori ai 2 metri. Per le piscine ogni persona dovrà avere a disposizione uno spazio di 10 metri quadri per nuotare.