C’era un prima in cui le relazioni occasionali (o addirittura le “scappatelle”) erano relativamente facili. Anche il tipico “incontro” nel caso di single era facilitato da numerose app (Tinder, Happn, Once, Bumble, Grindr, The Inner Circle, Ok Cupid, Lovoo). Ora, nell’epoca del Coronavirus, evidentemente tutto si complica.

Lo vediamo nella realtà di ogni giorno, in cui il famigerato distanziamento sociale ostacola il “gancio” di tipo classico. Poniamo il caso della classica immagine da film dell’aperitivo e il tentativo dell’abbordaggio al bancone dei cocktails. Come ci si avvicina? Con la mascherina? E se la lei o il lui fosse positivo asintomatico? n'esperienza da evitare, figuriamoci quando e se apriranno le discoteche...

Forse l’alternativa è quella delle app d’incontri, dove la fase “burocratica” viene svolta prima, ma in che modo? Dichiarando di essere negativo al Covid-19 (è legale dal punto di vista della Privacy e di eventuali dichiarazioni, inconsapevoli, false)? Se prima (pre Covid) per i più timidi era un problema, ora rischia di diventare uno scoglio insormontabile. Ed eventualmente, dopo l’ipotetica fase di screening via app, l’incontro vero e proprio sarà così agile? Come si farà a fidarsi dell’altro? Certo è che se avevamo bisogno di un ritorno a una maggiore morigeratezza, il Coronavirus è stato sicuramente il super “moralizzatore”.