01. Occhio... all'orologio

Non vedi l'ora che l'abbronzatura esalti ancora di più il fisico che ti sei costruito in palestra allenamento dopo allenamento? Giustissimo. Meglio però mettere in pratica le regole di prevenzione che trovi di seguito per evitare che - estate dopo estate - l'esposizione al sole faccia impennare il rischio di andare incontro a un tumore della pelle.

Le ore più critiche

"Secondo le ricerche scientifiche, bastano 5 scottature di modesta entità nel corso dell’intera vita per raddoppiare il rischio di melanoma, cioè di tumore della pelle", avverte il dottor Adnan Nasir, docente di Clinica dermatologica all’Università del North Carolina (Usa). Ogni volta che ti esponi al sole, usa allora una crema dal corretto fattore protettivo. E non dimenticartene soprattutto tra le 10 e le 16, quando i raggi UVB sono particolarmente aggressivi.

FINE BLOCCO 1

02. Occhio... allo strato

“Quando applichi la crema solare, immagina di essere impegnato a verniciare una parete”, suggerisce il dottor Adnan Nasir. “Hai insomma bisogno di due strati di copertura, e devi fare in modo che la protezione sia ben distribuita su ogni centimetro di pelle". Spalmati di crema protettiva 20 minuti prima di iniziare a esporti al sole e successivamente ogni due ore, oppure tutte le volte che sudi giocando a beach-volley o che ti asciughi dopo una nuotata.

03. Occhio... alle nuvole

Le regole indicate sopra valgono anche per le giornate in cui il cielo è coperto. “I raggi Uva passano facilmente tra le nuvole e anche se non ti lasciano abbrustolito come gli Uvb, hanno la capacità di penetrare nella cute più a fondo", avverte infatti il dottor Adnan Nasir. Corri dunque il rischio di avere danneggiata la pelle anche quando il sole non splende alto sulla tua testa. E come hanno evidenziato alcuni studi in proposito, molti anni di lesioni da Uva equivalgono a qualche anno di danni da Uvb: meglio allora proteggerti, sempre e comunque.

04. Il consiglio "più"

Uno studio condotto alla Rutgers University (Usa) ha evidenziato sui topolini da laboratorio che una combinazione di caffeina e attività fisica limitava il rischio di tumore cutaneo "non melanoma" provocato dai raggi solari Uvb. “La bevanda migliorava la capacità del loro organismo di sterminare le cellule danneggiate dagli Uvb, per cui erano portati a eliminare dalla cute le cellule precancerose prima che causassero danni”, ha affermato il dottor Allan H. Conney, uno degli autori dello studio. In attesa di altre conferme, un caffè dopo una nuotata in mare è sicuramente una buona scelta.