Secondo i dati raccolti da Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori) nel 2021 in Italia sono state vendute oltre 290.000 eBike, più del doppio delle vendite delle bici classiche, definite muscolari.

Ma nonostante anche i numeri confermino il fatto che gli italiani si siano innamorati delle eBike, è ancora frequente sentir parlare delle bici cosiddette "elettriche" come di un’alternativa adatta solo ai ciclisti ormai non più giovanissimi.

Sfatare questo e altri falsi miti, però, è abbastanza facile: con le eBike si fa fatica, eccome! Provare per credere.

eBike, un vantaggio quotidiano

Opinione diffusa è che chi può andare “solo con le proprie gambe” non deve ricorrere troppo presto all’aiuto del motore elettrico. Recentemente è stato pubblicato dall’istituto Transport Research Laboratory uno studio legato all’utilizzo e ai vantaggi delle eBike in diversi Paesi europei.

I risultati della ricerca parlano chiaro in merito alla frequenza d’utilizzo della bici: solo il 46% di chi possiede una bici muscolare la utilizza almeno una volta a settimana, cosa che viene invece fatta dall’81% di coloro che possiedono una eBike.

Questo perché le eBike consentono di salire in sella senza dover pensare troppo ai propri limiti. Chi non ha possibilità di allenarsi perché in età avanzata, per motivi di salute o per poco tempo a disposizione ovviamente può vedere nelle bici a pedalata assistita una grande opportunità per fare sport regolarmente.

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Con le eBike si fa fatica, parola di sportivo

Ma i vantaggi ci sono anche per i ciclisti giovani e in forma, e a dirlo sono diversi volti noti dello sport.

L’ex commissario tecnico della nazionale italiana maschile di ciclismo su strada, Davide Cassani, ha elogiato più volte le eBike. Dopo aver provato diverse tipologie, Cassani ha detto di trovare le eBike divertenti, utili e soprattutto faticose.

Secondo l’ex ct della nazionale un’uscita in eBike ti consente di pedalare dove non andresti con una muscolare, facendo comunque un grande sforzo. Non a caso nel 2020, per allenare Vincenzo Nibali al Mondiale, Cassani scelse di seguirlo passo dopo passo (anzi, pedalata dopo pedalata) con una bici "elettrica", pur facendo molta fatica, potendo però stare al fianco del campione.

Marco Aurelio Fontana, campione italiano di cross country e medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, ha gareggiato per oltre vent’anni ed ora ha fatto della eBike non un passatempo, ma un nuovo obiettivo sportivo.

Nel 2020 si è aggiudicato il titolo di primo campione italiano della storia di eMtb nel mondo del cross country. Nei suoi vlog Fontana ha detto più volte che ad oggi, visto l’alto livello tecnologico, le eBike sono un’opportunità per fare cose esaltanti.

Secondo il campione con una eBike si può uscire di casa e pedalare per ore, divertendosi come dei bambini e soprattutto allenando i muscoli senza accorgersene troppo.

Dello stesso parere anche il campione Carlos Checa, ex motociclista spagnolo e vincitore del campionato mondiale di Superbike nel 2008. Anche lui, terminata la carriera professionistica, ha trovato nelle bici a pedalata assistita una vera passione: anche quest’anno, come precedentemente ha fatto, correrà la Coppa del Mondo Uci di eMtb (WES Series).

A chi sostiene che le bici a pedalata assistita non sia faticosa o allenante Carlos risponde invitando a provarla, perché lui dice di essersi stancato di più in una gara di eBike che in un’uscita con una muscolare.

Com'è fatta e come funziona una eBike

Una eBike è una bicicletta dotata di un motore elettrico ausiliare, quasi sempre alimentato da una batteria ricaricabile. Il termine “motore” non deve però trarre in inganno perché, a differenza di normali ciclomotori o scooter elettrici, una eBike funziona solo in base alla forza impressa dal ciclista sui pedali.

Pedalando si avvia il motore elettrico che assiste la pedalata: non aspettarti quindi di avere una eBike che va da sola. Il motore eroga più o meno potenza a seconda della forza impressa ed in base al tipo di assistenza che si sceglie, spesso tramite un comando posizionato sul manubrio (o sul telaio).

In Italia, per legge, oltre i 25 km/h, il motore elettrico non può più intervenire e quindi dare assistenza alla pedalata. Per questo, oltre questa soglia, solo le gambe potranno spingere la bici.

Ecco le componenti principali di una bici a pedalata assitita:

  • Motore

Quasi tutte le eBike ora sono dotate di un motore a induzione (o brushless). Può essere nel mozzo del cerchio anteriore (front hub), l’applicazione è economica ma poco adatta ai modelli sportivi. Nel mozzo posteriore (rear hub), adatta per essere abbinata ad un sistema di recupero energia in fase decelerazione e frenata, quindi utile per allungare la durata della batteria. Oppure può essere nel movimento centrale (mid drive motor), soluzione più costosa e più frequente poiché aggiunge il supporto elettrico proprio dove si imprime la forza muscolare rendendo la pedalata più naturale.

  • Batterie

Possono essere esterne o interne e posizionate sul tubo obliquo, in bici sportive, mentre nei modelli city si trovano nel portapacchi posteriore o sul tubo verticale. Ultimamente molte eBike hanno la batteria inglobata nel mozzo insieme ad altre componenti. L’energia delle batterie è compresa tra i 400 e 600 Wh, con alcune eccezioni per le folding o le road che hanno accumulatori più piccoli (circa 200 Wh).

  • Centralina di gestione

La centralina gestisce l’erogazione di potenza, monitora il corretto funzionamento dei componenti e la diagnostica. Alla centralina arrivano pure i segnali rilevati dai sensori, come il “cut-off” che interrompe l’assistenza elettrica nel momento in cui si azionano le leve dei freni o quello di velocità che rileva l’andatura interrompendo l'assistenza a 25 km/h. Più efficace è il sensore di sforzo (o di coppia) che regola l’erogazione della potenza in base al livello di assistenza selezionato in precedenza.

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Tutte le tipologie di eBike disponibili sul mercato

Oltre le numerose marche e modelli in circolazione, è importante sapere che non sapere che non esiste una sola tipologia di eBike:

  • eMtb

Anche le eMtb si dividono in Enduro, trail-All Mountain, cross country. Spesso ammortizzate full, cioè anche posteriormente, hanno il motore centrale per una guida ben bilanciata, con benefici nella maneggevolezza. L’energia della batteria varia tra i 300-500 Wh a seconda dei modelli, ma sull’autonomia incidono vari fattori come il peso del rider e i livelli di assistenza del motore. Pur non essendo mai molto leggera una eMtb in carbonio può arrivare a pesare anche meno di 20 kg.

  • City eBike

Adatte ad un uso cittadino le City E-bike sono caratterizzate da un motore posteriore e da batterie di valore compreso tra i 300-500 Wh, spesso comodamente posizionato sotto il portapacchi posteriore, poiché obiettivo principale del mezzo è il confort e non la prestazione.

  • eRoad

La versione eBike per gli amanti della strada è spesso caratterizzata dalla batteria integrata nel telaio con un valore più basso rispetto ad altre tipologie, circa 200 Wh, per non appesantire troppo la bici. L’estetica di una eRoad Bike è quasi identica ad una muscolare, ma con geometrie ottimizzate per riequilibrare peso e baricentro. Il motore è più leggero e spesso posizionato nel movimento centrale. Il peso complessivo medio di una e-road è poco superiore ai 10 kg.

  • Folding eBike

Le eBike folding sono nate recentemente e si adattano a molti usi. Sono bici facilmente pieghevoli, di piccole dimensioni: in media tra 110 e 80 centimetri di lunghezza e tra 150 e 80 centimetri di altezza. Anche in questo caso la batteria è in media di circa 200 Wh, in favore alla leggerezza. Con un peso variabile dai 10 ai 25 kg una questa e-bike può chiudersi centralmente, sfruttando il telaio come perno, o lateralmente, spostando la ruota posteriore sotto al telaio.

  • eGravel

Anche la Gravel eBike cerca di riproporre un’estetica simile ad una Gravel muscolare, con alcune modifiche sulla geometria. Adatta anche a viaggi di lunga distanza le batterie tendono ad avere valori più alti rispetto ad una e-road, aumentando il peso di una bici ma garantendo una maggiore autonomia. Il peso medio di una eGravel è di 15 kg.