Jacopo si considera valtellinese a tutti gli effetti, e ha iniziato a praticare la vela per puro caso nel ’95, ma si è appassionato talmente tanto da farne l’attività principale della sua vita. Mentre veleggiamo di bolina nel Golfo dei Poeti e approfittiamo per chiedergli qualche consiglio per chi desidera avvicinarsi a questo mondo.
"È uno sport che, se ti piace il mare, ti dà grandissime soddisfazioni. Bisogna però essere umili: molti giovani che si avvicinano alla vela chiedendo solo soldi, non ci mettono più l’entusiasmo. Bisogna avere invece tanta voglia di bagnarsi, di fare fatica, prendere freddo. In cambio, la vela ti regala delle sensazioni uniche. Ma devi metterti in gioco, spingere, dare sempre il massimo: la regata finisce quando tagli il traguardo, prima non devi mai mollare", racconta.
Come quando ci si avvicina a qualsiasi altra disciplina, all'inizio è importante ascoltare e affidarsi ai più esperti. Ma anche imparare a gustare le emozioni: "Se sei furbo ascolti chi ha più esperienza di te, e poi è importante godersela: a bordo vivi emozioni intense, che non provi in nessun’altro modo. La vela ti offre la possibilità di divertirti, e se hai voglia di navigare consiglio a tutti di provare, iniziando con un corso, come quelli che ci sono a Caprera o al Vela Mare, dove puoi conoscere delle persone che ti aiutano per il tuo percorso. È proprio a uno di questi corsi che, dopo avere visto che ero 'partito per la tangente', mi hanno chiesto se volessi partire per una traversata Atlantica: così è iniziato tutto. Se si ha la possibilità è meglio iniziare con dei professionisti, che possono farti crescere velocemente".
"Per intraprendere una carriera come la mia è più difficile, si inizia con i campionati invernali, attraverso conoscenze o semplicemente chiedendo in banchina chi ha bisogno di qualcuno a bordo, e poi navigando sempre con la voglia di imparare, facendo la sana gavetta. Ci saranno sempre alti e bassi, bisogna avere un po’ di fortuna e non arrendersi mai. Personalmente ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste e poi ho vinto tanto perché ho avuto equipaggi forti: è così che arrivano i risultati", chiosa Jacopo.