"È una merda. Lo dico così, terra terra, senza troppi fronzoli". Manuel Bortuzzo non usa giri di parole per raccontare quel cambiamento che non ha voluto, che non ha sognato, che gli è stato imposto dalla vita e che ha deciso di guardare dritto in faccia, negli occhi.

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La lotta di Manuel Bortuzzo

"Svegliarsi è diventato più complicato, scendere dal letto anche, lavarsi, iniziare la giornata, lavorare, andare in un locale con gli amici, decidere dove andare in ferie. Tutto complicato, tutto difficile. Ma io lotto", ci ha raccontato Manuel.

Che non aveva nemmeno 20 anni quando un proiettile (che non era nemmeno destinato a lui) gli ha perforato il midollo spinale. Pochi secondi che diventano interminabili, la corsa in ospedale, le operazioni, la sedia a rotelle. Manuel era una promessa del nuoto italiano, triestino cresciuto a Treviso, si era trasferito a Roma per allenarsi e farsi trovare pronto, al momento giusto, per le Olimpiadi. Invece si è fatto trovare al momento sbagliato nel posto sbagliato.

Non smettere di sognare

Dopo l'esperienza al Grande Fratello Vip, Manuel è tornato ad allenarsi. Il nuoto ha sempre occupato una parte fondamentale della vita di Manuel. Ed è tutt’ora così: "Mi alleno quotidianamente. Piscina, palestra, seguo un programma di alimentazione specifico. Sognavo le Olimpiadi, mi stavo allenando per quello prima che mi sparassero. Ora non è cambiato moltissimo da questo punto di vista: sogno le Paralimpiadi, voglio arrivarci, voglio vincere", racconta.

"E poi tornare a camminare. Resta il mio sogno più grande: un giorno, non so quando. Non devo avere fretta. Recentemente ho cambiato il programma di fisioterapia e ci stiamo preparando anche per un eventuale intervento. I medici mi hanno detto che negli ultimi cinque anni sono cambiate tantissime cose nel mondo della medicina e lo stesso succederà nei prossimi".