Se il tuo amore per l’ordine ti impone di passare cinque minuti a riordinare ogni mattina non ci sono problemi. Il tuo comportamento denota che sei una persona coscienziosa ed efficiente. Una virtù, specie se il tuo lavoro richiede la massima precisione.

Se però la vista di un foglio fuori posto, di una cartellina non perfettamente allineata con il resto della pila ti mette in agitazione al punto da impedirti di proseguire con il lavoro, allora forse è il caso di andare più a fondo.

Michael Chmielewski, professore di psicologia alla Southern Methodist University, suggerisce di considerare il problema con uno sguardo più ampio: l’idea che il pavimento di camera tua non sia pulito alla perfezione può diventare il centro dei tuoi pensieri? Passi ore e ore a pulire casa e sei disposto a rimandare uscite e appuntamenti se tutto non brilla come dici tu?

Se la risposta è “sì”, potresti soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo sul quale faresti meglio a indagare. Se invece la mania dell’ordine si manifesta solo al lavoro, potrebbe essere una scusa “furba” per procrastinare l’inizio del lavoro vero e proprio. Imponiti un tempo massimo per riordinare ogni mattina, diciamo una decina di minuti, e cerca di attenerti senza barare.