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L'unico evento Haute Route in Medio Oriente

Lloyd Images

Haute Route è sinonimo di unicità, di esperienze indimenticabili, di immersione in luoghi affascinanti per natura, storia e cultura.

Gli eventi Haute Route attraversano le Alpi, i Pirenei, le Dolomiti, i Fiordi Norvegesi e, dal 2019, anche il Sultanato dell’Oman.

Quella in programma dal 6 all’8 marzo sarà la seconda edizione della Haute Route Oman, un viaggio nell’interno del Paese alla scoperta dell’Al Hajar, la catena montuosa del Sultanato che da nord si estende fino quasi all'estrema punta nord-orientale della penisola arabica e che raggiunge quota 3.000 metri.

L’Oman è una terra accogliente e generosa, con una tradizione di eventi ciclistici come il “Tour of Oman” o l’amatoriale “100-mile Muscat Century Ride” e che ha nello sviluppo dei percorsi off-road e di arrampicata uno dei motivi per eleggerla a destinazione privilegiata per il turismo sportivo.

I 252 km della Haute Route Oman conducono gli appassionati attraverso alcuni dei luoghi più iconici del Sultanato, in una tre giorni di salite con un dislivello di 5765 metri.

Jebel Akhdar, la Montagna Verde (Green Mountain), è il pezzo forte di questo tour, l’unico evento Haute Route del Medio Oriente. La scalata del Jebel Akhdar sarà un’opportunità unica per conoscere il cuore pulsante dell’Al Hajar, un tempo territorio esclusivo dei Pro durante il Tour dell’Oman, anche se mai scalata completamente. I 13,73 km che vanno dalle pendici fino alla sommità della Green Mountain sono classificati come una scalata HC (hors categorie – la più dura) con una pendenza del 10,3% e un dislivello di 1.411 metri, come nessun’altra in tutta la regione medio-orientale.

Una sfida affrontata dal 4 volte vincitore del Tour de France Chris Froome, che nel 2013 e 2014 conquistò la tappa del Tour dell’Oman.

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Prima tappa

Golden Tulip Nizwa - Jebel Akhdar

6 marzo 2020 - 84km | 3,000m+ climb

La Haute Route Oman comincia con una delle salite più incredibili al mondo, portando i ciclisti sulla sommità del Jebel Akhdar, la Green Mountain.

La sfida a questa montagna rocciosa e calcarea è solo l’antipasto del primo giorno in Oman. Una volta in vetta ci si trova di fronte all’hotel 5 stelle Alila Jebel Akhdar, nelle vicinanze del villaggio di Al Roose.

Prima di concludere gli 84 km della tappa, vi troverete ad affrontare brevi e impegnative salite con punte fino al 20%.

La vetta più alta del giorno sarà Hayl Al Hadab, a 2.300 metri, cui seguirà una piacevole discesa.

Seconda tappa

Golden Tulip Nizwa - Jebel Hatt - Golden Tulip Nizwa

7 marzo 2020 - 140km | 2,320m+ climb

Uno scenario sorprendente vi accoglierà per la seconda tappa. I 23 km che portano alla scalata dello Hoota, classificata come Hc, hanno una pendenza media del 5,9%.

Molto meno impegnativa della Green Mountain, la salita allo Hoota alterna pendenze dell’11% a passaggi molto più rilassanti, che permetteranno ai ciclisti di godere degli splendori del paesaggio.

Il percorso di giornata prevede l’attraversamento di Al Hamra, paese del 1600, oltre ad altri storici insediamenti, per arrivare in vetta al Jebel Haat, a circa 2.000 metri.

Tra i luoghi di interesse storico e naturale, da non perdere la grotta di Hoota. Situata alle pendici di Hamra, la creazione della grotta, che si estende per 5 km sottoterra, si pensa risalga a due milioni di anni fa.

Terza tappa

Tanuf - Misfat Al Abriyyin

8 marzo 2020 - 28km | 445m+ climb

L’edizione 2020 vedrà un ampliamento della distanza dell’ITT (Individual Time Trial), da 9 a 28 km, con la partenza dalle vecchie rovine di Tanuf.

Da Tanuf i ciclisti arriveranno ad Al Hamra, attraversando tratti con vegetazione lussureggiante, fattorie e 20 km pianeggianti. Sarà un passaggio piuttosto veloce. Abbandonando Jebel Haat (Tappa 2), i ciclisti pedaleranno lungo strade strette e immersi nella vegetazione di Bani Sobh.

Nel paese di Al Hamra si lasceranno alle spalle storiche case di fango e mattoni e un tradizionale souk.

E finalmente il finale: 4 km di continui tornanti che diventano sempre più ripidi prima di raggiungere il traguardo nel villaggio di Misfat Al Abriyeen, nel cuore del Sultanato.

Un'esperienza da professionisti

L’obiettivo della Haute Route Oman è quello di regalare un evento unico, un’esperienza studiata per i professionisti ma che si rivolge a ciclisti amatoriali. In ogni tappa verranno presi i tempi e stilata una classifica, con i vincitori di categoria che, come nei grandi giri, saranno identificabili con una maglia “speciale”.

L’organizzazione sarà la stessa di una gara professionistica, con l’auto del direttore di gara in testa alla corsa e vetture di supporto a metà e a fine corsa, così come l’auto “scopa” per recuperare i ciclisti che dovessero averne bisogno o per fornir loro un supporto tecnico. Non mancheranno naturalmente ambulanze e un’adeguata assistenza medica, così come i punti di ristoro a ogni tappa.

Alla fine di ogni giornata poi si potrà godere di un pasto caldo, di un massaggio professionale, verrà stilato il ranking e saranno assegnati i premi, in uno spazio attrezzato con un ampio parcheggio e un’area per lavare le bici. Tra i servizi a disposizione dei partecipanti anche video, foto e pasta party.

Per ulteriori informazioni:

Haute Route Oman

Jenson Button, Ambassador di Haute Route Oman - Lloyd Images
Jenson Button, Ambassador di Haute Route Oman - Lloyd Images

L’edizione 2019 ha portato in Oman oltre 290 ciclisti provenienti da 26 nazioni, per un evento che ha registrato il tutto esaurito, con la più alta partecipazione femminile per un evento Haute Route. Tra i partecipanti della prima edizione anche l’esploratore Polar Ben Saunders e l’ex pilota di Formula Uno Jenson Button. Sue queste parole:

E’ stata davvero una bellissima esperienza, molto faticosa, ma d’altra parte è il motivo per cui ci mettiamo in gioco, ci piace spingerci oltre i nostri limiti e farlo in un Paese con una grande ospitalità e bellezze da togliere il fiato