Secondo The Penis Size Worldwide, la classifica dei Paesi al mondo stilata in base alla lunghezza del pene in erezione, non siamo messi così male: ai primi posti in Europa, tra i primi al mondo dopo alcuni Paesi africani, gli italiani hanno mediamente una lunghezza compresa tra i 14,88 e i 16,09 cm.

Tuttavia le statistiche dicono sempre mezza verità, e rispetto a un valore medio c'è sempre chi ha misure superiori e chi invece inferiori. Caso quest'ultimo in cui si potrebbe essere tentati di rivolgersi a uno specialista per migliorare le proprie dimensioni, per esempio tramite un estensore, e quindi pensare all'allungamento del pene.


Se questo è (anche il tuo) caso, leggi questa guida di MH e poi rivolgiti a un esperto che sappia consigliarti al meglio.

Allungamento del pene: occhio ai rischi

Allungamento del pene - Rischio 1: lesioni da stiramento delle fibre nervose del pene

L’errore - L’estensore è stato usato impostando una lunghezza eccessiva o per troppo tempo.

Cosa si vede - Dall’esterno non si vede nulla.

Cosa si sente - Un po’ di fastidio, bruciore, oppure formicolio o scarsa sensibilità, anche solo sul glande.

Le conseguenze - Può capitare di avere difficoltà ad ottenere e mantenere l’erezione. Spesso si sente bruciore intenso durante l’erezione e fastidio durante l’atto sessuale.

Allungamento del pene - Rischio 2: lesioni della cute del pene o del glande

L’errore - L’estensore è stato usato troppo a lungo, oppure è stato stretto troppo attorno al glande.

Cosa si vede - Ferite, tagli o vesciche, a volte perdite di sangue.

Cosa si sente - Bruciore e fastidio, anche intensi.

Le conseguenze - Temporanea impossibilità ad avere i rapporti sessuali e possibili infezioni. L’applicazione dell’estensore va sospesa.

Allungamento del pene - Rischio 3: infezioni e infiammazioni del pene

L’errore - Non si è curata sufficientemente l’igiene, soprattutto in caso di lacerazioni della cute.

Cosa si vede - Rossore, gonfiore e fuoriuscita di pus dalla pelle lacerata.

Cosa si sente - Bruciori e dolori anche molto intensi.

Le conseguenze - L’infiammazione e i bruciori impediscono i rapporti sessuali e possono persino interferire con la qualità delle erezioni.

Allungamento del pene - Rischio 4: ematomi visibili sulla cute

L’errore - L'estensore è stato indossato troppo a lungo.

Cosa si vede - Gonfiore locale che modifica il profilo del pene.

Cosa si sente - Fastidio locale o disagio durante l’erezione.

Le conseguenze - Impossibilità ad avere rapporti sessuali. E' indispensabile sospendere l’applicazione e consultare il medico che valuterà se è possibile o no continuare il trattamento.

Allungamento del pene: cos’è un estensore e come funziona

Un estensore penieno è composto da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”. Si tratta di una tecnica fisioterapica che non prevede interventi chirurgici.

Il principio di funzionamento dell’estensore è quello della “trazione progressiva”, simile a quello usato in chirurgia ortopedica per allungare braccia e gambe, o nell’ortodonzia per prevenire e correggere la cattiva posizione dei denti.

Gli esperti suggeriscono di indossarlo 5-6 ore al giorno per almeno 6 mesi. Meglio da svegli e a riposo (per esempio mentre si è sul divano), per poter controllare che sia ben fissato o che non sia troppo stretto: di notte potrebbe risultare pericoloso.

Secondo prove cliniche la tensione constante e progressiva porta ad un aumento del numero di cellule del pene, quindi ad una maggior volume. Non pensare ai miracoli: potresti guadagnare anche 2 cm nel pene a riposo, e quasi lo stesso nel pene in erezione.

Il parere dell’esperto

L’estensore non è un sex toys e "senza opportune istruzioni e monitoraggi da parte di un esperto potresti andare incontro a spiacevoli complicazioni come lesioni delle fibre nervose da stiramento, lesioni della cute del pene o del glande e, ovviamente, infezioni, infiammazioni o ematomi" mette in guardia il professor Giovanni Maria Colpi, andrologo di MH e direttore dell'Unità di andrologia dell'Ospedale San Paolo di Milano. Quindi rivolgiti a un andrologo esperto e fatti consigliare uno strumento approvato dall’Unione Europea e registrato dal Ministero della Salute.