Sviluppare dolori cronici dopo un infortunio potrebbe dipendere da fattori genetici. Lo sostiene uno studio della Northwestern University. I ricercatori hanno sottoposto a risonanza magnetica dei soggetti che avevano subito un primo infortunio alla schiena subito dopo l’incidente e a un anno di distanza. È emerso che l’85% di chi aveva delle piccole anomalie cerebrali a livello di materia bianca, che di solito passano inosservate, era più predisposto a soffrire di disturbi sulla lunga distanza.

Secondo i ricercatori, queste specifiche differenze strutturali agiscono sul centro del cervello responsabile dell’apprendimento emotivo. In pratica amplificano il significato emotivo del dolore e rendono più difficile superare la lesione subita.

Se il tuo cervello è fatto così, dunque, c’è poco da fare? No! I ricercatori pensano che basti aggirare il problema. Uno studio condotto in Gran Bretagna ha dimostrato che gli atleti più ottimisti si riprendono prima e più rapidamente da un infortunio, perché non vivono come una tragedia il doversi fare da parte il tempo necessario per guarire. Se quindi ti vedi costretto a stare in panchina, cerca di vivere la cosa con serenità e ascolta musica dal ritmo martellante: ti darà la carica in attesa del grande ritorno.