SCREENING E PREVENZIONE
"Stime alla mano - ricorda il dottor Alessandro Crea, Segretario della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia -, sono circa 8 milioni gli italiani con parodontite, e tutti loro hanno almeno il 20% di probabilità in più di sviluppare diabete. I quasi 4 milioni di pazienti con diagnosi di diabete, a cui va sommato un altro milione di persone affette da prediabete, devono sapere che la parodontite è la sesta complicanza più frequente della loro malattia di base. L’odontoiatra può dare una grossa mano nell’individuare i pazienti a rischio diabete, invitandoli durante le visite di controllo a sottoporsi a un test per valutare la glicemia”.
L’invito a monitorare la propria glicemia è tanto più pressante se il paziente presenta altre condizioni di rischio:
- hanno più di 45 anni, sono affetti da parodontite e da più di 3 anni non controllano i livelli di zuccheri nel sangue;
- hanno un Indice di Massa Corporea (BMI) superiore a 25 (quindi se sono in sovrappeso o con obesità) e hanno almeno uno tra i seguenti fattori di rischio:
- familiarità di 1° grado per il diabete di tipo 2 (genitori, fratelli);
- inattività fisica, sedentarietà;
- ipertensione arteriosa (oltre 140/90 mmHg) o una terapia antipertensiva in corso;
- bassi livelli di colesterolo HDL cosiddetto colesterolo buono e/o elevati valori di trigliceridi ( > 250 mg/dL);
- emoglobina glicata (HbA1c) borderline (39-46 mmol/mol o 5.7-6.4%), IGT (ridotta tolleranza al glucosio) o IFG (alterata glicemia a digiuno) in un precedente test di screening.
Altrettanto importante è fare attenzione, durante la visita, a sintomi riferiti dal paziente e indicativi di diabete, come polidipsia (sete intensa) e poliuria (frequente necessità di urinare), infezioni genito-urinarie ricorrenti, calo di peso e astenia.
“Dall’altra parte - ricorda il dott. Crea - i pazienti con diagnosi di diabete durante le visite di controllo dal proprio diabetologo dovrebbero essere avvertiti di porre particolare attenzione a sintomi quali sanguinamento, gonfiore o fastidio gengivale, ipersensibilità o mobilità dei denti, alitosi”.
Se i pazienti riferiscono anche di avere spesso bocca secca, bruciore o notano in bocca chiazze biancastre, sono raccomandati di rivolgersi a un odontoiatra per controllo.