Uno sguardo insistente può rivelarsi un boomerang

Hai sempre pensato che quando si parla in pubblico è fondamentale cercare il contatto visivo con chi ti sta davanti? Un nuovo studio apparso su Psychological Science lo smentisce. In certi casi può diventare addirittura un boomerang e dissuadere il tuo pubblico da ciò che stai dicendo.

Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di guardare dei video di oratori che esprimevano opinioni discutibili, focalizzando la propria attenzione ora sulla bocca ora sugli occhi di chi parlava. Risultato: le persone erano più restie a cambiare la propria opinione quando l’oratore li fissava direttamente negli occhi.

Se è eccessivo, il contatto visivo diretto ci rende meno inclini a cambiare opinione, a meno che questa non coincida già con quella di chi ci sta parlando. Secondo i ricercatori potrebbe dipendere dal fatto che il contatto visivo ha diversi significati: può comunicare fiducia se il contesto è amichevole, ma può indicare anche competizione e ostilità. Inoltre, guardare qualcuno negli occhi a lungo senza distogliere lo sguardo è innaturale. Quando accade, suscita un’immediata diffidenza.

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Assumi una posa naturale e parla lentamente

Se vuoi essere convincente”, suggerisce l’esperto di linguaggio non verbale Marc Salem, “cerca piuttosto di assumere una posa naturale e non minacciosa. Puoi stare in piedi o seduto, basta che la posa comunichi apertura e sia simile a quella di chi ti circonda. Se per esempio il tuo capo si appoggia all’indietro sulla schiena mentre ti sta parlando, anche tu dovresti fare altrettanto.”

Cerca poi di parlare lentamente. Più parli in fretta, più il tuo corpo non saprà stare dietro alle parole e finirai per assumere un atteggiamento strano.

Ultimo ma non ultimo, metti via il telefono. Anche nelle occasioni informali, parlare tenendo in mano qualcosa, fosse anche una semplice penna, ti fa apparire chiuso e diffidente.