1. VIBRAZIONE

L’orecchio esterno canalizza le onde sonore nell’orecchio medio e poi in quello interno, dove fanno vibrare i 200 microlitri di fluido contenuti nella coclea, un componente dell’orecchio a forma di spirale. Le sottili cellule dei peli dell’orecchio percepiscono il movimento e convertono la vibrazione in segnali elettrici che provocano il rilascio di glutammato. Questo neurotrasmettitore stimola le fibre nervose a portare i segnali sonori al cervello.

2. PERCEZIONE

Il tronco encefalico e la corteccia uditiva percepiscono i suoni e distinguono le tonalità, le note e la melodia. Nel frattempo la voce percepita viaggia nel cervello fino all’area di Wernicke. Inizialmente le parole percepite sono confuse ma pian piano diventano chiare (la scienza ancora non sa spiegare perché).

3. COLLEGAMENTO

Tonalità, note, melodia e parole viaggiano tutte insieme fino al sistema limbico, il centro cerebrale che si occupa delle risposte emotive. Questo sistema si concentra sui ritmi veloci e sul tempo in levare.
In questa regione l’amigdala crea collegamenti tra la canzone e i ricordi positivi (come quando l’hai sentita durante un allenamento in cui hai dato il massimo).

4. SENSAZIONI

Con il sistema limbico attivato, i neuroni si risvegliano nel nucleus accumbens, il centro di ricompensa del cervello. C’è un improvviso aumento della dopamina, una sostanza collegata all’orgasmo. Queste vibrazioni echeggiano nell’area del cervello che si occupa delle ricompense e l’ondata di dopamina annienta la sensazione di fatica e di ansia.

5. CONCLUSIONE

Con le note finali della canzone la dopamina torna a livelli normali e ti riporta alla situazione in cui ti trovavi all’inizio, lasciandoti però una sensazione positiva, un senso di appagamento e di piacere per la forza di quella canzone e per i ricordi che ha suscitato. Sfrutta a tuo vantaggio queste sensazioni anche in futuro.