La prima regola è quella di rimanere concentrato sul lavoro, non sulle persone (vale per tutte le persone che ti fanno arrabbiare). La seconda regola è essere costruttivo: quando sei calmo e rilassato, prendi da parte l’amico o il collega antipatico e digli che vuoi cercare di collaborare con lui. Chiedigli che cosa non va e digli che vuoi aiutarlo a trovare un rimedio.

In ogni occasione cerca di essere sempre positivo: in mensa, in ufficio, sulle scale, alla macchinetta del caffè il tuo buonumore lo spiazzerà. E vedrai che sarai contagioso e che dimostrerai a tutti che queste beghe ti interessano ben poco. Poi ricordati di non cedere mai alla tentazione di litigare via mail: è difficile spiegarsi senza poter ascoltare il tono di voce e senza poter vedere i gesti e le espressioni del viso.

Se le incomprensioni degenerano in un litigio in pubblico fermati subito prima di rovinare il clima di tutto l’ufficio. Meglio fare time out e risolvere le questioni in privato. Se l’atmosfera si fa tesa durante un meeting, gioca la carta della pausa caffè. Calmerai le acque per tutti. Dopo una lite, scusati una volta sola: troppe scuse finirebbero per trasformarsi in giustificazioni, che potrebbero sembrare nuove accuse nei suoi confronti. Il che scatenerebbe nuove scintille…