L'ALTERNANZA TRA ORA LEGALE E SOLARE E' POI COSI' NEGATIVA?
La nostra collaudata alternanza è così male? Ancora una volta la professoressa Colao chiarisce : “E' bene sottolineare che il cambio determina dei disturbi che non vanno né minimizzati né sottovalutati. In particolare, è stato osservato un aumento del rischio di incidenti stradali fatali durante i cinque giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì) dopo la transizione all'ora legale. La posizione dell'Accademia americana di medicina del sonno è che i cambi di orario stagionali dovrebbero essere aboliti a favore di un orario standard fisso, nazionale, tutto l'anno. C’è infatti, abbondanza di prove accumulate che indicano come la transizione acuta dall'ora solare all'ora legale comporti rischi significativi per la salute pubblica e la sicurezza, incluso un aumento del rischio di eventi cardiovascolari avversi, disturbi dell'umore e incidenti automobilistici”.
Ci sono delle persone che più delle altre sperimentano il disagio dovuto al cambio? “Non esistono studi di popolazione che ci permettano di rispondere a questa domanda. In uno studio svedese, l'effetto del passaggio primaverile all'ora legale sull'incidenza dell'infarto miocardico acuto è stato leggermente più pronunciato nelle donne che negli uomini e l'effetto autunnale è stato più pronunciato negli uomini che nelle donne - risponde la Presidente Sie che aggiunge -. Le analisi separate dei periodi 1987–1996 e 1997–2006 hanno prodotto essenzialmente gli stessi risultati di quelli dell'intero periodo 1987–2006. Gli effetti delle transizioni sono stati costantemente più pronunciati per le persone di età inferiore a 65 anni rispetto a quelle di età pari o superiore a 65 anni".
D’altra parte non si può tenere in debito conto, come osserva ancora l’esperta che : “Sebbene gli effetti cronici della permanenza nell'ora legale durante tutto l'anno non siano stati ben studiati, l'ora legale è meno allineata alla biologia circadiana umana che, a causa degli impatti del ciclo luce/oscurità naturale ritardato sull'attività umana, potrebbe causare un disallineamento circadiano, che è stato associato in alcuni studi con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, sindrome metabolica e altri rischi per la salute”.
C’è qualcosa che si può fare per attenuare questo disagio? Forse sì, conclude l’esperta: “Come Società Italiana di Endocrinologia, abbiamo proposto la creazione di un osservatorio per capire meglio cosa accade nella nostra popolazione e se, effettivamente, non sarebbe più saggio restare sull’ora solare invece che legale. Uno dei temi è certamente legato al cambio dell’ora che si accompagna a stress per almeno 1 settimana: i dati di osservazione internazionale riportano i dati a questo intervallo ma non sappiamo se lo stress possa essere più prolungato”.