L’Italia si posiziona all’ultimo posto sia come percentuale di popolazione attiva (il 29% contro il 67% della Spagna) sia, conseguentemente, come indice di State of Mind (62/100 contro la media globale di 68/100). Quale può essere la ragione di questa condizione?
“Sono stati senza dubbio anni complicati e credo siano molte e diverse le cause che hanno portato ai numeri evidenziati dalla ricerca. Emergenza sanitaria e lockdown possono avere influito sulla situazione italiana e sulle giovani generazioni in particolare che più di tutte sembrano avere sofferto restrizioni e lockdown. La buona notizia però è che possiamo cambiare questa condizione e scegliere di migliorare: incoraggiando le persone a muoversi e a praticare uno sport che piace a loro, potranno stare meglio, sentirsi più felici, più in salute e più in forma e questo vale in particolare per le generazioni più giovani che risultano essere le meno attive”.
Cosa è possibile fare in concreto per invertire questa tendenza?
“I risultati della ricerca dimostrano ancora una volta quanto sia forte il legame tra lo sport costante e una salute mentale positiva e di quanto un esercizio fisico breve (bastano poco più di 15 minuti al giorno) può avere una grande capacità di sollevare le menti. Non importa quale sport si scelga di praticare, trova l’attività che più ti piace e falla ogni giorno, bastano poco più di 15 minuti! Molte persone rinunciano a fare attività fisica perché manca loro la giusta motivazione e, a volte, anche il tempo: si paralizzano all’idea di dover incastrare nella giornata piena di impegni un po’ di attività fisica. Non sembra invece impossibile dedicare 15,9 minuti al giorno a fare qualcosa che ci piace soprattutto se sappiamo che ci renderà più felici e più performanti anche sul lavoro”.