Oltre a scolpire il fisico e sviluppare l’atleticità, la callistenia ha il vantaggio di poter essere praticata ovunque: in un parco, in spiaggia, in palestra o nel cortile di casa!

Sono sempre di più le strutture attrezzate nelle aree pubbliche dei parchi cittadini che diventano anche un luogo di aggregazione per gli atleti, tanti anche giovanissimi ma può bastare anche un palo e un paio di panchine per avere l’attrezzatura base e iniziare ad allenarti.

La parola agli esperti

"Ho iniziato a praticare calisthenics nel 2013 sulla spiaggia di Barcellona di fronte all’albergo in cui lavoravo”, racconta Giampaolo Calvaresi, 29 anni, trainer e atleta freestyle (il suo profilo Instagram è @showtime_gp). “Ogni giorno, nei momenti di pausa, ci andavo per allenarmi e, tornato a Milano un anno dopo, avevo notato che ero migliorato molto".

"Le origini del calisthenics sono antiche", ci racconta Manuel Stella, personal trainer da oltre 20 anni e co-fondatore di Burningate, un team di professionisti con la missione di diffondere il Calisthenics in Italia. "Negli ultimi 10 anni in Italia la disciplina a corpo libero ha intrapreso un percorso di maturazione anche grazie alle sempre maggiori conoscenze in ambito scientifico che hanno permesso di trovare una propria identità sia a livello sportivo, sia come attività fisica adatta e adattabile a tutti indipendentemente dal proprio stato di forma e obiettivi prefissati".

"Il Calisthenics - prosegue Stella - è un allenamento trasversale che può essere intrapreso come vero e proprio sport (calisthenics skills, freestyle oppure endurance & strength), può essere utilizzato come allenamento complementare ad un altro sport o semplicemente sfruttato come allenamento orientato al raggiungimento di un miglior stato di fitness".

Il Calisthenics o meglio, gli esercizi fondamentali del corpo libero, rappresentano le basi del gesto motorio e di conseguenza possono essere inserite in tutte le preparazioni atletiche dei vari sport: atleti professionisti di calcio, basket, arti marziali… inseriscono gli esercizi a corpo libero nelle sessioni di allenamento per migliorare le proprie performance.

Allena la forza col calisthenics

Ecco tre esercizi per iniziare con il calisthenics:

1. TRAZIONI NEGATIVE

Usa questo esercizio per rafforzare la schiena. Mettiti nella posizione superiore dei chin up, quindi con il mento alla sbarra (usa un rialzo se non ci arrivi), e poi abbassati il più lentamente possibile fino a stendere del tutto le braccia.

2. FLESSIONI LENTE

Lascia perdere i record di flessioni. Quello che ti serve per sviluppare correttamente i muscoli è eseguire questo esercizio in maniera lenta e controllata. Fai una flessione, poi impiega cinque secondi a risalire.

3. SHRIMP SQUAT

Mettiti nella posizione del reverse lunge, solleva la gamba, con il polpaccio parallelo al pavimento. Lentamente piega il ginocchio della gamba che hai sollevato e appoggialo a terra poco dietro il tallone del piede opposto. Poi risali di slancio.

IL CALISTHENICS FREESTYLE, la variante creativa e spettacolare

"Fin da subito - racconta Calvaresi - il mio stile si è dimostrato molto diverso dagli altri ragazzi con cui mi allenavo al parco: se il Calisthenics classico prevede soprattutto figure statiche, nelle quali il corpo sfida le leggi di gravità stando parallelo al pavimento o in verticale, il mio freestyle utilizza movimenti di rotazione più dinamici rendendo questa disciplina molto più spettacolare".

Il calisthenics freestyle è la variante più creativa della disciplina in cui si può esprimere il proprio stile mediante l’esecuzione di esercizi statici e dinamici che possono essere a maggior componente di forza, coordinazione e agilità con la possibilità di esplorare sempre nuove possibili combinazioni.

"Quando si parla di Calisthenics freestyle - spiega Manuel Stella - ci si riferisce all’insieme degli esercizi di forza come front lever, planche, back lever, maltese, handstand in tutte le possibili varianti di tipo statico piuttosto che la versione dinamica degli esercizi precedentemente citati in cui vengono eseguiti piegamenti o trazioni oltre ad ulteriori esercizi dinamici a maggior componente acrobatica e coreografia mediante l’esecuzione di esercizi come: 360°, gienger, shrimp flip, giant, back flip".

In Italia da sempre la predilezione è stata verso la parte di forza sfruttando abilità statiche e dinamiche con una minor attenzione verso la parte acrobatica ma in molti altri Paesi accade invece l’opposto.