Work-life blend: meno stress, ma anche meno sicurezza

Come ha dimostrato una recente ricerca commissionata a livello europeo da Samsung, i confini tra lavoro e vita personale sono sempre più labili, grazie soprattutto al massiccio uso di dispositivi mobile. Gli italiani, in particolare, sembrano diventati un popolo di “lavoratori hacker”: coloro che, forti di una certa dimestichezza in ambito tecnologico, utilizzano a scopo lavorativo lo strumento che preferiscono senza tenere conto di policy o restrizioni aziendali.

Anche da questo punto di vista gli italiani raggiungono il primo posto in Europa: più di un terzo di loro (34% contro una media europea del 26%) hanno utilizzato i propri device per aggirare consapevolmente sul lavoro gli ostacoli imposti dalla propria società, ad esempio usando smartphone personali per accedere a siti web di file-sharing, che possono essere bloccati sui dispositivi di lavoro. In questo contesto, quasi la metà (46%) dei “Millennials”, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, sono “lavoratori hacker” – la percentuale più ampia rispetto a qualunque altro gruppo di età tra gli intervistati italiani.

Più di un quarto degli intervistati in Italia (27%) dichiara, inoltre, di utilizzare il proprio device personale a scopo lavorativo pur non sapendo se sia effettivamente consentito, o non curandosene proprio: tra i lavoratori europei, gli spagnoli sono più propensi a mettere in atto questo comportamento (39%). A questo si aggiunge un dato preoccupante: più della metà degli intervistati (52%) non sa se la propria società possieda una policy di sicurezza mobile e in ogni caso, se è a conoscenza della sua esistenza, non la conosce o la ignora.

"In un momento in cui lavoro e vita privata tendono sempre più a fondersi in un intreccio caratterizzato indissolubilmente dall’utilizzo di dispositivi mobili, i risultati della ricerca dimostrano la necessità di confini chiari nell’uso di dati di tipo lavorativo e personale. “È per questo motivo che uno strumento come Samsung KNOX, la nostra piattaforma di sicurezza mobile, è così importante: tra le altre cose permette ai dipendenti di passare in modo sicuro sullo stesso device dalle applicazioni personali a quelle lavorative protette da password, a seconda delle esigenze”, ha dichiarato Sergio Ceresa, Head of Enterprise Business Division di Samsung Electronics Italia.

La buona notizia per le imprese italiane è che il 70% degli intervistati si dichiara più attento alla sicurezza rispetto a un anno fa e che il 95% ha messo in atto comportamenti consapevoli, come ad esempio cambiare la password di lavoro (34%) o personale (43%).