Tutti pazzi per la marijuana – 1/3

Scopriamolo insieme rispondendo senza pregiudizi alle domande più scottanti e frequenti su questa sostanza.

La marijuana è più sicura dell’alcol?

Sì. Lo dice Mason Tvert, il direttore delle comunicazioni del Marijuana Policy Project, un’associazione americana non profit e uno dei principali fautori della legalizzazione della marijuana in Colorado. Per cominciare, tutto dipende da come funziona questa sostanza. Quando consumi la marijuana il THC (abbreviazione di tetraidrocannabinolo, il componente psicoattivo della sostanza), si lega alle cellule del sistema nervoso centrale e del sistema immunitario attraverso i cosiddetti recettori cannabinoidi, che influiscono sulla regolazione dell’appetito, sulla memoria e sul dolore, riducendoli. Ecco perché associamo la marijuana a momenti di relax, all’euforia e anche a vuoti di memoria.

L’alcol e la marijuana sono molto diversi, non da ultimo nel modo in cui agiscono sul cervello e per gli effetti che hanno sulla chimica del cervello e sul comportamento. “È interessante osservare come gli effetti di alcol e marijuana siano opposti”, dice Margaret Haney, professore di neurobiologia clinica al Columbia University Medical Center e direttore del Marijuana Research Laboratory al New York State Psychiatric Institute. “L’alcol rende più impulsivi. Ti fa andare più forte in auto e ti rende anche più aggressivo. Con la marijuana invece non avrai problemi a controllarti e a restare calmo.”

La marijuana è meno tossica dell’alcol?

Vero. La dose fatale di alcol è 10 volte la quantità che normalmente ti fa stare bene, ti rende più allegro e svampito: lo dice una ricerca del 2004 pubblicata sulla rivista Addiction. La cocaina è letale in una dose 15 volte superiore a quella che ti fa stare bene. Per ottenere gli stessi effetti deleteri con la marijuana dovresti assumerne una dose almeno 100 volte superiore.

L’assunzione di marijuana quindi è sempre priva di rischio?

Falso. Uno studio francese di quest’anno ha dimostrato che su 2.000 casi di abuso di marijuana soltanto 9 sono fatali (la maggior parte dei dati raccolti riguarda persone di sesso maschile di 30-35 anni). Anche da una recente indagine tedesca è emerso che la marijuana ha causato la morte di due soli ragazzi, dove per di più uno di loro soffriva già di cuore. Per contro, l’alcol ogni anno miete 25 mila vittime, senza contare gli omicidi e gli incidenti stradali causati dall’eccesso di alcol…

Nonostante le differenze tra alcol e marijuana, negli Stati dove è legale le norme per il suo utilizzo e la vendita ricalcano quelle relative all’alcol, compresa l’età minima per consumarla e i limiti di THC nel sangue oltre i quali è vietata la guida. La marijuana infatti può alterare le normali reazioni, anche se i suoi effetti sono meno pesanti di quelli dell’alcol e passano nel giro di 3 ore al massimo. Il problema è che anche negli Stati dove la marijuana è legale non esiste un test per dimostrare se hai fumato e quanto hai fumato. L’alcol si scioglie nell’acqua (e nel sangue) mentre il THC è lipofilico, ovvero si accumula nei grassi, distribuendosi nel tessuto grasso e in organi come il fegato, il cervello e la milza invece che rimanere in circolo nel sangue. Il che significa che la quantità di THC nel sangue non corrisponde a quella presente complessivamente nel corpo che interagisce con le cellule nervose. Quindi un esame del sangue non sarebbe conclusivo. Poi ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione e che possono influenzare il modo in cui il corpo reagisce alla THC, come il peso corporeo e il sesso (le donne in media hanno più grasso corporeo degli uomini).