to beard or not to beard, that is the question!

Complice la moda del momento, molti uomini tendono ormai a preferire la barba incolta, lasciandola crescere senza limiti o radendosi meno rispetto a qualche anno fa.

La barba è un vezzo estetico e, più o meno lunga, può rappresentare in tutti i sensi un aiuto per il viso maschile.
È infatti un “accessorio” che talvolta permette di migliorare alcuni piccoli difetti, camuffandoli. Può ad esempio mascherare alcune cicatrici, conseguenti a gravi forme di acne, o delineare meglio il profilo di un mento un po’ troppo sfuggente. Spesso però la gestione della barba può presentare qualche problema, soprattutto in pazienti con pelle sensibile
e facilmente irritabile. Ecco i problemi dermatologici più frequenti che si associano alla barba incolta.

FOLLICOLITE

La follicolite è un’infezione batterica del follicolo pilifero.
Appartiene alla categoria delle piodermiti (infezioni cutanee batteriche) anche se sono possibili, più raramente, follicoliti micotiche o, più spesso, miste. Molte volte la pelle del paziente è predisposta a questo tipo di problematica, che si verifica soprattutto nelle zone dove viene effettuata una rasatura contropelo o dove la pelle è sottoposta a maggiori sollecitazioni meccaniche, per esempio quelle provocate dal colletto della camicia sul collo. Alcune forme di follicolite sono così aggressive da richiedere una terapia antibiotica locale o sistemica. Spesso l’unico modo per limitare questo spiacevole fenomeno è evitare assolutamente la rasatura contropelo. Altrettanto utile l’uso di radersi dopo una doccia calda, una sauna o un bagno turco, quando la pelle si presenta con pori più dilatati e peli meno rigidamente fissi nei loro follicoli, riducendo le irritazioni. Non tutti i tipi di pelle tollerano
i moderni rasoi elettrici, pertanto alcuni sono obbligati al tradizionale rasoio manuale che, seppur efficace, può causare problemi di irritazione ai follicoli. Per altri pazienti l’utilizzo del classico pennello per distendere la schiuma da barba permette migliori risultati e meno irritazioni. Sconsigliati in generale i dopobarba alcolici e profumati, che possono accentuare le irritazioni. La follicolite è di più facile comparsa in chi, con pelle sensibile, si rade spesso e contropelo.
D’estate, l’effetto benefico del sole di solito riduce spontaneamente le irritazioni da rasatura, questo perché i raggi UV sono ottimi antinfiammatori naturali, pur essendo anche validi cancerogeni (lo ricordo per chi si sentisse autorizzato ad abusarne).

Dermatite

Psoriasi e dermatite seborroica rappresentano, dopo la follicolite, le manifestazioni cutanee più frequenti nella zona della barba. Occorre essere predisposti, ricordiamolo.
Chi soffre di questo tipo di problemi difficilmente riesce a tenere una barba lunga, e se lo fa di solito sviluppa chiazze arrossate, pruriginose e desquamanti in varie parti del mento o delle guance, se coperti da peli lunghi. Spesso il fenomeno interessa altre zone del volto e il cuoio capelluto, e peggiora in alcune stagioni critiche (primavera-autunno) o in periodi di particolare stress psico-fisico. Se proprio non si vuole accorciare la barba, cosa che migliorerebbe di sicuro la situazione, l’utilizzo di uno shampoo ad azione antimicotica ed antinfiammatoria per la zona della barba e del cuoio capelluto permette di controllare meglio sintomi come prurito e desquamazione. Principi attivi utili a questo scopo e ritrovabili in alcuni shampoo sono: zinco piritione, ciclopiroxolamina, climbazolo, ketoconazolo. I casi resistenti richiederanno consigli più mirati, il vostro dermatologo di fiducia potrà essere sicuramente un valido aiuto in questo.

Se poi compaiono irritazioni persistenti o ricorrenti su mento, basette, collo o guance, può non trattarsi necessariamente di un semplice problema di irritazione da lametta o da rasoio elettrico. Vale la pena di sentire un dermatologo per prendere le opportune precauzioni e ridurre così al minimo questi piccoli problemi quotidiani.

A cura del Dott. Marco Ugolini, Dermatologo, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi dell’Insubria (Varese) con specializzazione in Dermatologia e Venereologia.