Sensibilità dentale

La sensibilità dentale di solito si manifesta quando la dentina (il tessuto osseo che si trova tra lo smalto esterno del dente e la polpa interna) è scoperta ed entra in contatto con cibi e bevande molto caldi e molto freddi. Ma il fastidio è percepibile anche sfregando i denti con lo spazzolino o semplicemente risucchiando aria mentre si parla.

È un disturbo molto diffuso, che colpisce circa 3 persone su dieci specie nella fascia di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Tra le cause principali si annoverano lo spazzolamento troppo aggressivo, le patologie gengivali e il bruxismo (il digrignamento inconsapevole dei denti mentre si dorme). A intaccare lo smalto contribuiscono poi i cibi acidi come le arance, le bevande frizzanti e il vino.

Per ridurre la sensibilità dentale puoi iniziare evitando o riducendo al minimo gli alimenti acidi e lavandoti i denti subito dopo aver mangiato, evitando i cibi molto freddi o caldi. Sul versante dell’igiene quotidiana, ottimi risultati si ottengono lavando i denti con acqua tiepida invece che fredda, usando uno spazzolino con le setole morbide, in modo da ridurre al minimo l’erosione dello smalto, e un dentifricio specifico.

Se nonostante questi accorgimenti dovessi ancora avere problemi, meglio prenotare una visita dal dentista per l’applicazione di speciali gel che agiscono come anestetico. Se il problema è scatenato dal bruxismo, invece, potrà prepararvi i dispositivi chiamati bite, da indossare durante il sonno per proteggere i denti dall’erosione.