I fattori (e i valori) di rischio
Più in generale, ecco poi i fattori da valutare con regolari esami del sangue e i loro relativi "livelli di guardia".
Colesterolo totale
HDL e LDL combinati. Sono considerati a basso rischio livelli sotto i 200 mg/dl.
Colesterolo HDL ("buono"). Spazza via il colesterolo LDL dalle arterie inviandolo al fegato. Punta a livelli superiori a 45 mg/dl.
Colesterolo LDL ("cattivo"). Colesterolo che forma placca all’interno delle pareti arteriose. Se è superiore a 100 mg/dl, è il momento di seguire una dieta più sana.
Rapporto colesterolo totale/HDL. Oltre il 4,4 significa che i tuoi valori di colesterolo non sono equilibrati, con le arterie che vengono messe a rischio.
Glicemia a digiuno
Livelli superiori a 100 mg/dl hanno come conseguenza un aumento del rischio sia di diabete sia di cardiopatia.
Trigliceridi
Grassi che l’organismo produce dal cibo che riceve. Con un valore superiore a 150 mg/dl sei in zona rischio. Come uscirne? Andando in palestra: sollevare pesi 3 giorni alla settimana può far scendere i trigliceridi del 20%.