Quando la vescica è… timida

Quando si tratta di parlare in pubblico, sei un brillante oratore capace di affascinare gli astanti, ma la sola idea di usare un bagno pubblico ti paralizza? Be’, consolati: la fobia di urinare in luoghi pubblici è più comune di quel che credi. Solo negli Stati Uniti colpirebbe il 7% degli abitanti, ovvero oltre 21 milioni di individui.

In termini medici si chiama paruresi o urofobia, ma è nota anche come “sindrome della vescica timida”. In pratica, la persona che ne soffre non riesce a rilassare le pareti del pavimento pelvico, impedendo l’apertura della vescica e la conseguente minzione.
 

Può avere vari livelli di gravità: c’è chi semplicemente non riesce a urinare se nel bagno ci sono altre persone o se qualcuno può sentirne il rumore, ma c’è anche chi non riesce a farlo se non nel proprio bagno o addirittura se in casa sono presenti, seppure in un’altra stanza, degli estranei. È chiaro che in questi ultimi casi la vita sociale di una persona è compromessa: si evita di allontanarsi per lunghi periodi da casa, viaggiare diventa impossibile oppure si rinuncia ad andare in bagno pur sentendone il bisogno, passando ore in uno stato di disagio.
 

Se ti riconosci nelle descrizioni fatte, dovresti consultare un medico o, meglio ancora, un urologo, in modo da valutare correttamente la tua situazione. I rimedi farmacologici consistono in medicine per rilassare la muscolatura interessata o ansiolitici. Per i casi più blandi, però, gli esperti suggeriscono di cercare di rilassare i muscoli del pavimento pelvico (gli stessi che usi quando vuoi bloccarti “a metà dell’opera) e di visualizzare l’urina che esce dalla vescica, fluisce nell’uretra e infine esce dal corpo. È strano eppure funziona e in molti casi basta per risolvere il problema.
 

Per altri consigli pratici su come superare la fobia, puoi consultare il sito della community italiana di chi soffre di questo disturbo: www.paruresis.it