Quando il sonno latita – 1/3

L’insonnia è un disturbo da non sottovalutare. Nel breve periodo può provocare il classico colpo di sonno alla guida, molto comune tra gli uomini dai 25 ai 34 anni, non a caso la fascia di età in cui vengono rilevati i maggiori problemi legati al sonno e quella in cui si dorme in media meno di 7 ore a notte.

Nel lungo periodo l’insonnia può causare una reazione a catena che va a innescare disturbi come depressione, ipertensione, obesità, patologie cardiache, diabete e altro ancora. Meglio quindi conoscerne le cause e prevenirle. Vediamo le prime due:

LO STRESS

Le preoccupazioni possono portarti alla sensazione di non riuscire a staccare la spina e a non prendere sonno. Alcuni eventi drammatici della vita, come un lutto, la perdita del lavoro o un divorzio possono impedirti di dormire per intere settimane. Lo stress ha in sé comunque sempre una componente fisica, sulla quale devi imparare a lavorare per rilassarti. La maggior parte di noi non è abituata a farlo. Per riuscirci concentrati su pochi muscoli alla volta. Inizia con le dita dei piedi. Prosegui poi con le caviglie. Poi sali ai polpacci, alle cosce, e così via. Quando arriverai alla testa il tuo cervello dovrebbe essere già in blackout.

LA DEPRESSIONE

Se ti svegli ripetutamente alle 2 o alle 3 del mattino sentendoti sopraffatto dal futuro o dalle cose che avresti voluto o non voluto fare, potresti soffrire di depressione. Altre condizioni psicologiche, come gli stress causati da eventi traumatici, possono rovinare il sonno nello stesso modo. Consulta il tuo medico: affrontare il proprio stato d’animo può aiutarti a dormire meglio. Potresti scoprire che l’insonnia è stata anche la causa oltre che l’effetto della tua depressione.