Pilates: curiosità ed esercizi – 2/5

A questo punto, probabilmente, occorre sfatare un mito... anzi due. Non è uno sport per signorine. Non è roba da fighetti e non è aria fritta. Il Pilates costa fatica, sudore e richiede impegno e concentrazione! Non ci si annoia mai. È un lavoro duro, da fare con la massima attenzione e a ritmi veloci, anche se all’inizio per imparare i movimenti bisogna rallentare, andare per gradi piano piano. Il principio del Pilates resta comunque il ritmo e la fluidità, oltre al rigore e alla precisione, e al fatto di coinvolgere sempre tutto il corpo, lavorando su muscoli e zone del corpo che anche molti atleti professionisti non sempre usano o sanno usare. Ed è proprio qui la particolarità unica del Pilates: non puoi farlo da solo. Richiede sapienza. Ci vuole un tutor: perché gli esercizi del Pilates sono difficili e per farli devi farti seguire passo a passo da un istruttore qualificato. Qui ogni movimento è nuovo e particolare, è studiato per coinvolgere e agire positivamente su diverse parti del corpo. Con gli esercizi del Pilates, e con le sue macchine, solleciti muscoli che di solito non usi, coinvolgendo la muscolatura profonda e interna, oltre a quella superficiale. Non solo: qui i muscoli non vengono stressati solo per gonfiarsi e aumentare la massa ma soprattutto per allungarsi e per acquistare una maggiore elasticità ed efficienza.

Secondo esercizio: Roll up

Disteso a gambe leggermente piegate (che quando non sarai più un principiante potranno essere distese). Solleva la testa e avvicina la testa alle ginocchia staccando una vertebra alla volta da terra e poi tornando indietro nella posizione di partenza.