Pietro leemann

PAESAGGIO INTERIORE
I dobloni di saraceno raccolto vicino a casa interpretati da Masa con lo spirito raffinato del paese del Sol Levante.
A cura di Pietro Leemann

Che cos’è l’Expo?
È una vetrina per il cibo.
Qui vengono enunciati i precetti sulla sostenibilità, sullo spreco e sul benessere dell’uomo.
La cucina basata su verdura, legumi, frutta è più sostenibile.

Quali i suoi consigli alle future generazioni sul tema dello spreco?
Lo spreco nasce da tre cose da non fare: buttare il cibo senza consumarlo, mangiare troppo e sprecare energie.
Dobbiamo insegnare alle nuove generazioni un approccio più sostenibile alle risorse.

A che cosa non rinuncerebbe mai e perché?
Non riuscirei mai a rinunciare alla stagionalità, perché ogni stagione ci regala dei prodotti davvero preziosi.
Mangiare in linea con le stagioni, ci permette di mangiare in modo salutare e di essere in forma.
Non solo: l’attesa dei prodotti che arrivano in ogni stagione ti fa godere quel piatto molto di più.



PIACERE, SONO PIETRO LEEMANN
Sono nato nel 1961 a Locarno. Folgorato da una bavarese di vaniglia preparata dal cuoco ticinese Angelo Conti Rossini, ho iniziato la mia carriera.
Dopo un apprendistato in un ristorante di cucina classica italiana ho lavorato con la cucina francese codificata da Escoffier.
Poi da Girardet in Svizzera ho esplorato la “nouvelle cuisine”, da Gualtiero Marchesi la sua “cucina creativa italiana”.
La febbre del conoscere mi possedeva e i confini della cucina occidentale mi stavano stretti: sono partito per l’Oriente dove ho vissuto tra Cina e Giappone, mi sono immerso nella loro cultura e nella cucina.
Dopo aver assaggiato quasi ogni cibo mi sono reso conto che mangiare la carne non mi corrispondeva.
In Oriente ho riconsiderato il mio rapporto con la natura. Ben nutrito sono tornato in Europa e ho scelto l’Italia e Milano come luogo d’adozione.
Nel 1989 assieme a un gruppo di amici ho aperto il ristorante Joia dove tutt’oggi sto portando avanti una delle avventure più nutrienti della mia vita.
La mia cucina è quello che sono; è legata a un presente che continuamente cambia e con lui si modifica.
La mia missione è stimolare l’ospite con una cucina che ha un senso, che lo fa divertire e star bene.
Il cibo ha un ruolo fondamentale nella buona salute di chi lo mangia ed è anche il tramite principe per avvicinare le persone.