Nella mente di ken block

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Continua l’intervista a Ken Block, pilota di rally professionista e web celebrity planetaria grazie ai video della serie “Gymkhana”. Oggi scopriamo quali sono i segreti della sua preparazione mentale, indispensabile per domare auto dai motori ruggenti.

MH: La concentrazione è fondamentale per ogni sportivo. Come riesci a sgombrare la mente e focalizzare tutta la tua attenzione solamente sulla gara?

KB: C’è voluta tantissima pratica. Quando ho iniziato a gareggiare avevo ancora la mia azienda e spesso mentre guidavo mi ritrovavo a pensare anche ai problemi lavorativi e questo non è assolutamente possibile se vuoi dare il massimo. Bisogna imparare a sgombrare la mente da tutto ciò che non serve in quel momento. Ho iniziato a leggere una moltitudine di libri sulla concentrazione e l’allenamento del cervello.

MH: Come riesci ad allenarlo?

KB: Mentre ti avvicini a una gara inizi a eliminare le distrazioni, escludi tutto ciò che non ha a che fare con l’evento a cui stai partecipando. Pensi solo alla gara, agli avversari che dovrai affrontare a quali sono le mosse giuste per vincere. È come entrare in un luogo dove le altre persone e i problemi non esistono, ci sei tu, la pista, il motore, le gomme, l’assetto dell’auto. Sai che le condizioni del mezzo potrebbero non essere al massimo e ti concentri su come aggirare l’ostacolo o adattarti alla situazione. Non è semplice, anch’io ho una famiglia, dei figli, ma se voglio eccellere devo seguire una routine. Devo essere in un certo posto a una data ora per prepararmi e chi mi sta accanto sa che NESSUNO può disturbarmi, distogliermi dagli obiettivi. Non si può fare altrimenti, ci vuole disciplina, questo è il modo giusto se vuoi dare il massimo.

MH: Qualche anno fa, quando ti ho incontrato per la prima volta ero rimasto sorpreso da come riuscivi a passare da una performance sulla pista con la tua auto a una sessione di interviste con i giornalisti, per poi tornare ancora a gareggiare.

KB: Ovviamente conta molto anche l’esperienza. Quando inizi a fare qualcosa per molto tempo certi meccanismi diventano automatici ed è più semplice trovare la propria concentrazione in minor tempo. Ti riesci ad adattare è quasi come dividere la mente in compartimenti, ora sto facendo un’intervista, tra poco starò guidando al massimo delle mie potenzialità.

MH: Nel film Rush, Nikki Lauda ironizza sul fatto che è grazie al suo fondoschiena se riesce a guidare così bene, nel senso che ha istruito il corpo a riconoscere ogni vibrazione o movimento della sua monoposto al fine di capire dove si annida il problema.

KB: È assolutamente vero. Non ci sono alternative. Questo è ciò che separa i Top Driver dai piloti mediocri. Devi ovviamente conoscere l’equipaggiamento e devi anche avere quel tipo di sensibilità, ascoltare la tua auto e comprenderne i rumori o se si comporta in modo diverso dal solito. In questo modo puoi dire esattamente ai tuoi ingegneri dov’è il problema. Sebastian Loeb, per esempio, è uno dei piloti di rally con la più alta capacità di capire la propria macchina che si sia mai visto in una competizione. Questa è la più grande differenza tra lui e me, vorrei essere bravo tanto quanto lui.

Nel video che segue, puoi vedere una tipica sessione di allenamento di Block sotto la guida del trainer Ryan Hughes. Il workout, specifico per sviluppare al top le competenze fisiche e mentali indispensabili per un pilota, comprende attività di potenziamento del core, ma anche esercizi per la coordinazione motoria e la capacità di essere multitasking.