01. Posizione del cammello
2. Poggia i palmi delle mani all’altezza dei reni, con la punta delle dita rivolta verso l’alto. Se trovi che sia scomodo, la punta delle dita può guardare verso il pavimento.
3. Inspirando, gonfia il torace e avverti lo sterno che sale, facendo fluttuare la tua gabbia toracica verso l’alto, quasi a staccarsi dalla vita.
4. Poi continua a spingere all’indietro la parte superiore della schiena, al di là di una palla immaginaria dietro di te, fino a quando cominci a raggiungere con una mano e poi l’altra i talloni. Dovresti arrivare a formare un arco profondo con la parte superiore della schiena, nel momento in cui entrambe le mani riescono a poggiare comodamente sui talloni o su altri punti di sostegno.
5. Respira a fondo 5 volte, lasciando che il tuo capo cada all’indietro. Se questo provoca uno stiramento del collo, risali con la testa, piega il mento e distendi i muscoli facciali. Fai in modo che il bacino e le cosce si spostino in avanti, affinché la muscolatura delle gambe possa tendersi.
6. Per tornare su, porta entrambe le mani alla parte bassa della schiena e con un unica respirazione, metticela tutta per sollevare il corpo, finché non raggiunge la posizione eretta. Rimettiti in posizione fetale per 5 respirazioni, per neutralizzare questo piegamento all’indietro.
Il consiglio in più: Se non riesci ad arrivare ai talloni, metti dei supporti alti o dei cuscini ben tesi vicino alle caviglie (o rattrappisci le dita dei piedi) per tenere il peso in avanti, cosicché a restare piegata all’indietro sia sempre la parte superiore del tuo petto.
02. Posizione della sedia
03. Posizione del cane con la testa in giù
2. Mettiti con le spalle rivolte alla porta e a una certa distanza da essa, poi con l’altra estremità della cintura crea un secondo cappio, infilaci le gambe e fallo risalire fino a metà cosce.
3. A questo punto, piegati in avanti all’altezza della vita e comincia ad avanzare quanto più possibile con le mani sul pavimento, in modo da percepire una pressione sulle cosce che ti tira verso la porta. Mantieni la posizione per 10 respirazioni.
Il consiglio in più: se la posizione risulta faticosa, prendi una cintura più lunga. Aumentando la distanza sarai meno tirato verso l'alto e verso la maniglia della porta.
04. Affondi verso il basso
2. Facendo un passo in avanti, allunga la gamba destra e nel contempo abbassati. La tua coscia destra dovrebbe essere parallela al pavimento, mentre la gamba sinistra risulta completamente estesa. Le tue braccia possono essere perpendicolari al pavimento o tenute sui fianchi.
3. Mantieni la postura per 10 respirazioni, torna al punto di partenza, e ripeti con la gamba sinistra in avanti.
Il consiglio in più: se non riesci ad arrivare fino al pavimento, puoi eseguire lo stesso esercizio piegando il ginocchio della gamba che porti avanti a 90°. Oppure puoi eseguire gli affondi anche lateralmente.
05. Piegamento in avanti in piedi
1. In piedi, con le gambe allargate di circa 120 cm, le dita dei piedi leggermente retratte, contrai i muscoli delle gambe tenendole tese.
2. Flettiti in avanti sulle anche, tenendo la schiena dritta. Poni le mani sul retro di una sedia. Rilassa il collo e lascia che ciondoli liberamente senza alcuna tensione.
3. Mantieni la postura per 20-30 secondi, immaginando che lo spazio tra ciascuna vertebra della colonna si espanda.
Il consiglio in più: quando hai acquisito maggior flessibilità, puoi appoggiare le mani direttamente sui tuoi polpacci, oppure lasciar appoggiare direttamente i tuoi avambracci sul pavimento.
06. Respiro sensuale
1. Siediti con le gambe incrociate. Metti la tua partner a cavalcioni su di te, seduta sul tuo grembo, cosicché vi possiate trovare faccia a faccia.
2. Respirate lentamente e con calma. Restate il più a lungo possibile in questa posizione priva di ogni attrito, mentre tu armonizzi il tuo respiro con il suo.
3. Respira nel suo orecchio o sul suo collo. Trasforma lentamente questa posizione in un rapporto sessuale (sempre che entrambi lo desideriate). Quando siete vicini all’orgasmo, non trattenetevi.
Il consiglio in più: quando il vostro respiro è sincrono, cominciate anche ad ondeggiare e a muovervi all’unisono.