Le domande al dermatologo

LE DOMANDE AL DERMATOLOGO
A cura del Dott. Marco Ugolini, Dermatologo, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi dell’Insubria (Varese) con specializzazione in Dermatologia e Venereologia.

Dermatologo generico o specialista?
Lo specialista è il dermatologo, poiché conosce a 360 gradi gli aspetti fisiologici e patologici che possono interessare il capello e il cuoio capelluto.

Quali sono le nuove tecnologie terapeutiche e i farmaci in uso oggi?
Sono in uso da diversi anni il Minoxidil e la Finasteride. L’evoluzione farmacologica unitamente all’ampliamento dell’esperienza clinica ci ha permesso di creare delle lozioni “cocktail” che includono altri farmaci e ormoni per intesificarne i risultati.
Queste lozioni possono contenere appunto minoxidil, estrogeni, latanoprost, cortisonici, etc. Ma il loro utilizzo deve essere sempre prescritto e monitorato da medici competenti in materia, per evitarne utilizzi impropri e limitare al massimo gli effetti collaterali.

Quali sono le “lozioni”, quali gli “integratori alimentari”?
Le lozioni sono quelle farmacologiche.
Quando un paziente arriva dal dermatologo per curare un problema di calvizie mi sembra poco professionale proporre gli stessi prodotti che potrebbe acquistare senza ricetta in farmacia o dal parrucchiere. Un medico ha oggi disponibili strumenti terapeutici sufficientemente efficaci per poter provare a soddisfare i fabbisogni del proprio paziente. Unica eccezione sono gli integratori. Questi prodotti non richiedono prescrizione medica e spesso il paziente arriva in studio avendo già seguito inutilmente questa strada.
Sicuramente l’assunzione di integratori a base di aminoacidi solforati, biotina e serenoa repens è molto utile in questi casi, anche se spesso insufficiente.

E quali le “tecniche di medicina rigenerativa”?
La medicina rigenerativa è invece una terapia che sfrutta le potenzialità biologiche del plasma (componente liquida del nostro sangue) al fine di stimolare la vitalità delle nostre unità
follicolari. Questo plasma viene ottenuto per centrifugazione del sangue venoso prelevato dal paziente e immediatamente iniettato nel cuoio capelluto. L’intero trattamento si svolge in circa 40 minuti ed è completamente privo di effetti collaterali. Pochi centri medici sono autorizzati all’esecuzione di questo trattamento, pertanto è nell’interesse del paziente verificare che questa abilitazione sia presente nel centro in cui viene effettuata la procedura.

Parliamo di Autotrapianto: che cos’è e come funziona? Come lo si può fare, dove, quando, perché?
Il tema dell’autotrapianto è molto di attualità. Soprattutto con l’introduzione delle più recenti tecniche di prelievo monofollicolare e degli autotrapianti robotizzati si è dato nuovo impulso a questa terapia che è riservata ai casi che non hanno risposto alla terapia medica o dove questa non è stata possibile per concomitanti controindicazioni.
L’approccio chirurgico garantisce sicuramente migliori risultati rispetto alla terapia locale, ma i costi e l’invasività locale non sono paragonabili.
Come per ogni trattamento chirurgico, anche per l’autotrapianto è necessario innanzitutto valutare le reali indicazioni, terapie alternative o collaterali e controindicazioni. Sarà poi il medico a suggerire il migliore approccio terapeutico da caso a caso. L’intervento è in regime ambulatoriale o day hospital e il recupero è abbastanza rapido.


Trapianto o autotrapianto: che differenze ci sono? Sono la stessa cosa?
In questo caso parlerei solo di autotrapianto, poiché i capelli innestati vengono prelevati dal paziente stesso e non da altri individui. Una terapia similare è quella dell’impianto di capelli sintetici. Dopo aver scelto colore e sezione del capello per meglio avvicinarsi a quello del paziente, si procede in anestesia locale all’impianto di capelli artificiali biocompatibili che vengono fissati utilizzando dei particolari aghi applicatori. Questi capelli non sono però permanenti, dopo qualche anno alcuni vengono persi e si deve periodicamente fare
qualche ritocco per mantenere costante la chioma. E ovviamente non crescono mai, quindi se usate il regolabarba per le basette fate attenzione a non farvi scappare la mano!


Ci sono rimedi naturali per l’AGA? Omeopatici, chiropratici e altre cose del genere?
Rimedi naturali ne esistono, forse troppi. Sulla loro efficacia non posso esprimermi, poiché non mi risulta ve ne sia. Volendo possiamo includere la medicina rigenerativa (PRP) tra i rimedi naturali. Infatti in questo caso utilizziamo il plasma prelevato dal paziente per stimolare le unità follicolari. Cosa c’è di più naturale del nostro stesso sangue? Nulla direi.