L'importanza del buon sonno: apnee notturne - 2/2

Nonostante molti individui abbiano episodi di OSA solo in alcuni periodi della loro vita, una piccola percentuale di persone sono afflitte da una grave apnea ostruttiva del sonno cronica. Per loro il dentista può fare molto, aiutandoli a scoprire la “macchina del sonno”. La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è nota anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) ed è caratterizzata da episodi di completa o parziale ostruzione delle vie respiratorie durante il sonno.

2 \ La macchina del sonno

La vera macchina del sonno: la C-PAP. Per risolvere i casi di OSAS più gravi gli specialisti (e anche il dentista) prescrivono la C-PAP (Continuous Positive Airway Pressure), ovvero una mascherina da indossare sulla faccia collegata a un tubo e ad un “mini compressore” che immette aria pressurizzata e mantiene le vie respiratorie aperte. Questa macchina genera un flusso d’aria costante a un livello pressorio prescritto dal medico specialista. I nuovi modelli delle C-PAP riducono la pressione durante l’espirazione per aumentare il comfort del paziente. Un’altra macchina del sonno efficace è il MAD (Mandibular Advancement Device), uno strumento ideale per le forme lievi o moderate di OSAS, un dispositivo mobile realizzato dal tuo dentista, simile a quelli impiegati per raddrizzare i denti, che forza in avanti e in basso la mandibola. Questo apparecchio risolve il problema del rilassamento notturno dei muscoli del collo, mantiene la lingua più in avanti e previene le apnee, risolvendo contestualmente anche i fenomeni di semplice russamento. Questo dispositivo ha dimostrato una grande percentuale di successo: nel 95% dei casi il russamento e le apnee vengono ridotti in modo significativo e nel 50% dei casi vengono eliminati. In sostanza, la OSAS è una patologia non grave e frequentemente non diagnosticata. L’elemento più significativo per sospettare un’apnea da sonno resta il russamento interrotto e l’eccessiva stanchezza diurna. La cura va scelta in base alla gravità: iniziate con i suggerimenti comportamentali per arrivare al trattamento con il MAD, o con il C-PAP, solo dopo una approfondita polisonnografia.

1. Posso morire soffocato?

No. Non succede mai perché quando, nella peggiore ipotesi, si sviene per la mancanza di ossigeno i tessuti si rilassano spontaneamente e si torna a respirare.

2. Può succedere anche nell’infanzia?

Certo! È facile riscontrare sonnolenza nei bambini piccoli con apnee nel sonno. I lattanti e i bambini più giovani con apnea ostruttiva severa nel sonno, di regola, si comportano piuttosto come “troppo- stanchi” oppure “iperattivi” nei movimenti fisici e in funzioni ripetitive. Le apnee ostruttive nel sonno dei bambini sono quasi sempre provocate da tonsille e adenoidi infiammate o ipertrofiche.

3. Quali sono i soggetti più colpiti?

Gli adulti sovrappeso, con collo particolarmente corto e tozzo. Solo nei bambini piccoli con OSAS si è rilevata una alta percentuale di magri e smilzi o addirittura di “ritardi nella crescita”. Per due ragioni: lo sforzo durante l’apnea è così elevato che le calorie a questi soggetti non bastano mai.

4. Russare è un sintomo di apnea?

Non è detto. Il rumore dell’aria turbolenta che passa nella bocca o nel naso dice poco della gravità dell’ostruzione. Anzi, se le vie aeree superiori sono molto ostruite, potrebbe anche non esserci sufficiente movimento d’aria per generare il russamento prima e durante l’apnea. Il segno invece più indicativo delle OSAS è l’improvvisa interruzione del russare (e del respiro).