The equalizer - il vendicatore è disponibile in dvd e blu-ray

Da mercoledì 4 febbraio è disponibile in DVD e Blu-ray in nuovo film di Denzel Washington, “The Equalizer- Il Vendicatore”. Il film, distribuito da Universal Pictures Italia, segna il ritorno della coppia formata dal regista Antoine Fuqua e Denzel Washington che valse all’attore statunitense il premio Oscar come miglior attore per Training Day. Il film, tratto dalla celebre serie Tv anni ’80 Un Giustiziere a New York, vede Washington nei panni di Robert MC Call, un ex agente segreto che trascorre una tranquilla e monastica vita in campagna. La sua calma è però destinata a finire quando una giovane prostituta viene minacciata dai suoi sfruttatori. L’agente torna all’azione provocando le ire della feroce mafia russa che tenterà di eliminarlo attraverso disonesti agenti della CIA.

Denzel Washington, che da sempre si tiene in forma con costanti allenamenti di Boxe, sua grande passione da ormai 20 anni, ha però dovuto eseguire una particolare preparazione per questo ruolo. Per poter interpretare al meglio la parte di Robert Mc Call infatti, l’attore premio Oscar ha dovuto seguire numerosi allenamenti di una delle discipline che più di tutte si stanno facendo notare in questo periodo, il Seal Training. Il Seal Training è il classico allenamento seguito da Navy Seal americani, l’equivalente dei nostri soldati della marina, e negli ultimi anni st diventando una delle più grandi mode in campo del fitness.

Ma praticare questa disciplina è ormai possibile anche qui in Italia, in particolare a Castel Fusano al SOA, Special Operations Academy, centro di addestramento gestito da Giuseppe Genovali e sede principale di questa tecnica di allenamento in Italia. Genovali, che dirige da diversi anni questa scuola e che ha al suo seguito atleti di ogni età, è a sua volta un’atleta di caratura internazionale, già affermatosi nella disciplina del Triathlon con piazzamenti di tutto rispetto in ambito mondiale ed una medaglia di bronzo ed una d’argento ai campionati italiani.

Nel 2011 conclude con successo e con risultati strabilianti un Test finale Navy Seal ottenendo numerosi riconoscimenti che, nel 2013, lo portano a coronare uno dei suoi più grandi sogni con la creazione della SPECIAL OPS ACADEMY – SEAL TRAINING ADVENTURES ITALIA a Castel Fusano.

Abbiamo quindi fatto qualche domanda a Giuseppe Genovali che ci ha spiegato meglio cosa succede al SOA di Castel Fusano.

D: Quali sono le basi dell'allenamento dei Seals?

G.G.: Per quanto riguarda la stessa mia esperienza, per presentarmi a una accademia avevo una

formazione legata al triathlon, sport che viene praticato dal 70-80 percento degli stessi Seals. Il

triathlon è quella disciplina che ne comprende tre: nuoto, ciclismo e corsa. Ci si prepara tutto

outdooor: per nuotare bene ci si deve preparare in mare, in bicicletta lungo percorsi complicati e

di montagna, mentre per quanto riguarda la corsa avevo a disposizione il bellissimo lungomare

della mia Viareggio. Poi a fare da base all'allenamento dei Seals è il body weight, il corpo libero:

pushups, situpas (addominali), squat, flessioni, pullups, che sono poi gli elementi per il test di

Coronado. Tutti questi circuito vengono chiamati P.T. (physilcal test): per esempio, nuoti, esci

dall'oceano e sotto con le flessioni, poi corsa sulla spiaggia e tutto ripetuto e serrato.

D: Come ci si può avvicinare a questo tipo di allenamento in italia?

G.G.: Non c'è da prepararsi per venire da me, qui come in America. Ho avuto persone che volevano

avvicinarsi a questo stile di preparazione, magari solo per mettersi alla prova. Ho avuto persone

che non riuscivano a correre, non sapevano fare una flessione. Io vedo il tuo livello iniziale e

anche in gruppo non ci sarà mai un problema, si va a lavorare sul percorso. L'elemento

imprescindibile per avvicinarsi a questo allenamento è la volontà. Ecco, basta venire alla nostra

accademia, visto che siamo l'unico distaccamento in Italia riconosciuto su questo protocollo di

allenamento. Va detto inoltre che qui disponiamo di collaborazioni che ci permettono di usufruire di strumenti avanzatissimi per effettuare test di valutazione sul movimento, la postura, l' agilità, l' equilibrio, il consumo di ossigeno e quanto serve a 'misurare' le prestazioni ( e quindi l'efficacia) prima e dopo una fase-percorso di allenamento. Con le stesse tecnologie utilizzate dai Seals o dalle più importanti società sportive.

D: quali benefici può portare il Seal Training?

G.G.: Anche nelle classi quotidiani si lavora sull'aspetto mentale. A dispetto di tutti i sistemi di allenamento che si trovano in giro, andiamo subito a porre l'accento su questa nostra prerogativa, che come primo beneficio porterà un innalzamento del livello della fiducia dell'allievo e di consapevolezza dei propri mezzi.Chi prima si arrendeva davanti a un ostacolo, che sia il muro del nostro percorso o un problema di lavoro o di studi, attraverso il nostro lavoro imparerà a trovare dentro la forza per superarlo. Seal training si fa indoor (per gli esercizi a corpo libero e con attrezzi funzionali) e, soprattutto, outdoor: si lavora immersi nella natura, non al chiuso di una palestra. Non correrai su un tapis roulant, ma su un circuito ben studiato e articolato, perfetto per l'atleta professionista ma anche per chi si è appena avvicinato.

D:  Che consigli daresti a chi si vuole avvicinare a questa disciplina?

G.G.: Il Seal Training è un ottimo modo per lavorare a 360 gradi su tutti gli aspetti fisici e mentali della persona. Il nostro sarà il sistema del futuro: imparerai a usare tutti i gruppi muscolari del tuo corpo, imparerai come correre, imparerai a gestire il lavoro assegnato e a completarlo. Il consiglio per chi vuole avvicinarsi e non sa cosa aspettarsi è semplice: vi verrà chiesto di lavorare con la

massima concentrazione per raggiungere il miglior risultato. Quindi, chi viene deve farsi trovare

pronto soprattutto a mettere in gioco le proprie risorse psichiche e mentali: energia, volontà di migliorarsi, determinazione nel raggiungere gli obiettivi. Senza dimenticare che il vero traguardo è rafforzare la propria capacità di affrontare le sfide della vita quotidiana.

D: Legandoci al nuovo film di Denze Wshington, ti è mai capitato di lavorare per il cinema?

G.G.: Non ho mai lavorato per una produzione cinematografica, non ho nemmeno mai avuto a che

fare con attori. Per questo tipo di formazione ho a che fare quotidianamente e da più di dieci

anni con un vero e proprio universo. Ho iniziato con gli atleti professionisti, ma ora alla Special

Ops Academy di Castelfusano seguo donne e uomini dai 18 ai 55 anni, da imprenditori a

casalinghe ad avvocati, a studenti universitari. Ma se fossi incaricato della preparazione di un

attore, chiamato a recitare un ruolo "duro", partirei da quelle che sono le basi: lavoro mentale e

fisico. E ovviamente dall'accademia (la palestra), dove potrò subito capire quali sono le capacità

dell'attore e andare a studiare su quali aspetti lavorare. Da noi ci sono classi che prevedono un

percorso con un protocollo soft, poi ci sono le classi avanzate "Seal Evolution", poi c'è chi si

prepara per gli eventi, i "Challenger", ovvero la 4 ore e la 12 ore, che precedono la 24 e la 48

ore, dove si arriva all'apice dello stress mentale e fisico. "Dove la mente ti porta, il corpo la

seguirà: il corpo ti seguirà all'inferno e ritorno", dicono i Seals. Se domani bussasse alla mia

porta un attore gli presenterei un programma adeguato all' obiettivo previsto dal ruolo

cinematografico: impegnativo, come lavorano i Seals nelle loro accademie per prepararsi ad

affrontare lo stress, più agile in casi diversi. Se dovesse prepararsi per il ruolo di un agente

operativo, dovrà essere innanzi tutto, agile, resistente, forte, esplosivo, bilanciato e adattabile a

ogni condizione, amare tutte le cose che in realtà potrebbe temere, come l'oceano, che dovrà

amare come un pesce; come la terra con il fango più melmoso e così ogni elemento della

natura. Il primo campo di allenamento, dopo averlo sottoposto a test e preparato

adeguatamente con esercizi a corpo libero mirati, sarà ovviamente l'obstacle course, che gli

stessi cadetti dei Seals affrontano sotto lo stress che gli viene caricato: per stress intendo tutto

ciò che è diverso dalla quotidianità. Un atleta, per esempio, ha il momento dell'allenamento, del

pranzo, del riposo. I Seals no. Tutto ciò che l'atleta fa in condizioni di riposo, loro te lo

presentano in condizioni 'impossibili'. Si impara a gestire il corpo con la mente. Il nostro

obstacle course, costruito in base a quello che si trova a San Diego e a Coronado, è l'ottimo

campo d'allenamento: scavalcare un muro, buttarsi da una certa altezza, arrampicarsi con una

corda. Si lavora fisicamente e muscolarmente, visto che si usa tutto il corpo, e mentalmente,

perché ci saranno esercizi che ti potrebbero bloccare, ma che vanno superati. Questo sarebbe

già un tipo di preparazione completa.