I 5 cibi che provocano infiammazione

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: ciò che mangi può condizionare moltissimo la tua salute, nel breve e nel lungo periodo. Le persone che consumano spesso i cibi ricchi di zuccheri e di grassi, che cioè scatenano processi infiammatori nell’organismo, vanno incontro al rischio di morire prima. Al contrario, coloro che mangiano tanta frutta e verdura sono più longeve e in salute.
 

Anche un grado minimo d’infiammazione cronica può portare a sviluppare cancro, diabete e varie patologie cardiovascolari, sostiene Susan Steck, dell’università della South Carolina. Ecco quindi quali sono i principali “colpevoli” da bandire dalla tavola o da consumare con estrema moderazione:

 
Oli vegetali: sebbene appartenga alla famiglia dei grassi insaturi, l’olio di mais è ricco di acidi grassi omega-6, che riducono sì il colesterolo, ma anche il cosiddetto DLH o colesterolo “buono”. In alternativa, meglio usare l’olio extravergine di oliva, ricco di omega-3.

 
Carne rossa: consumare carne ricca di grassi saturi riduce il potenziale antinfiammatorio del colesterolo buono e ostacola la funzionalità dei vasi sanguigni portando alla lunga alla comparsa di ipertensione e problemi cardiaci. Non ti stiamo dicendo di rinunciare completamente alle bistecche, ma di ridurre le porzioni a 85 grammi, in pratica la dimensione di un mazzo di carte da gioco, scegliendo tra tagli più magri come il lombo o il controfiletto.


Cereali raffinati: esagerare con biscotti, pane, cracker e altri cibi confezionati fa impennare il livello del PAI-1, una proteina associata allo sviluppo del diabete di tipo 2, quello che insorge in età adulta e che colpisce più frequentemente le persone in forte sovrappeso.

 
Cibo cinese: uno studio dell’Università della Carolina ha dimostrato che chi assume 5 grammi al giorno di glutammato monosodico, un additivo che esalta il sapore dei cibi usato in abbondanza nella cucina cinese, sviluppa un 33% in più di rischio di diventare in sovrappeso, se paragonato a chi ne consuma meno. Leggi bene le etichette, quindi, il glutammato si nasconde in molti cibi confezionati, non solo orientali. Lo puoi trovare nelle zuppe e nelle minestre in scatola, nei condimenti pronti, nelle salse, nei dadi da brodo. Occhio che spesso viene mascherato dalle sigle che vanno da E620 a E625.

 
Bevande gasate: Una ricerca svizzera ha dimostrato che dei giovani che bevevano l’equivalente di due lattine di cola al giorno per sole tre settimane, vedevano un incremento del 109% della proteina C-reattiva (PCR), un tipico segnale d’infiammazione dell’organismo collegato a un alto rischio di infarto e di ictus. Se proprio non puoi fare a meno di un drink con le bollicine, bevi acqua gasata con l’aggiunta di succo di limone.