Alza il testosterone!

I MILANESI IMBRUTTITI ESISTONO DAVVERO. Arrivano da me disperati perché dopo anni di allenamenti massacranti non hanno ottenuto le soddisfazioni che cercavano e sono a pezzi, si sentono invecchiati, non riescono più a dormire bene, a divertirsi e a sentirsi in forma e pieni di energia. Eppure si alzano ogni mattina per andare a correre al parco (ma anche sulla provinciale o in centro), fanno schede massacranti due volte alla settimana in palestra, con pesi e crossfit copiati da quelli dei campioni, controllano ogni caloria che mangiano, hanno bicipiti enormi pur non facendo i muratori, i loro pettorali scolpiti premono sotto le giacche ben stirate, fanno 4 maratone all’anno, sollevano 80 kg alla panca, viaggiano per lavoro, portano la moglie e i figli al mare e in montagna un weekend sì e l’altro sì e chissà quante altre cose ancora. Ma sentono che non hanno più l’energia che avevano una volta. Spesso soffrono di una sindrome di irrequietezza da mancanza di risultati. Le forze sono sempre meno, camminano male, faticano ad addormentarsi, hanno i muscoli contratti e sovraccarichi, il testosterone è sotto le scarpe, il desiderio è sparito, ogni mattina maledicono la sveglia e si alzano come se andassero al patibolo, sognano di mollare tutto, vorrebbero gridare al mondo che non ce la fanno più. E si chiedono perché?

Semplice: perché lo sport si misura con le prestazioni. La nostra vita invece si misura con il benessere. Vivere bene non vuol dire fare la maratona in meno di 3 ore. Vivere bene non significa avere bicipiti da 44 cm di circonferenza. Muoversi bene, sentirsi bene e avere le energie per svegliarsi ogni mattina pieni di voglia di fare non è uno sport: è la vita! Siamo noi e il nostro corpo. Dobbiamo decidere per quale scopo lo vogliamo usare e se vogliamo usarlo bene o trasformarlo in una macchina per correre la maratona o per sollevare un bilanciere da 100 kg otto volte di fila su una panca. La vita è nostra e siamo padroni di usarla come vogliamo: ma se sbagliamo a usare le nostre energie è inevitabile che poi ce ne restino poche per il nostro benessere. È inutile immaginarsi di essere maratoneti o body builder a quarant’anni se nella realtà facciamo tutt’altro. Se sei un manager o un professionista, se hai dei figli, una moglie, una casa in montagna e una bella macchina, o due, non puoi anche chiedere al tuo corpo di assomigliare a quello di Rocky Balboa o di correre come Abebe Bikila.

La passione per uno sport e per un mondo che non è il nostro può compromettere le nostre energie e trasformare la nostra vita in un incubo: gli allenamenti diventeranno massacranti, avremo perennemente le gambe che ci fanno male, la schiena a pezzi, i piedi pieni di fiacche e la faccia tirata. Ma soprattutto non avremo le energie che servono per lavorare bene, per vivere bene, per essere felici e stare bene con gli altri. Per questo motivo da anni mi dedico ad allenare e a far stare bene non gli sportivi professionisti o dilettanti in cerca di prestazioni misurabili con il cronometro ma le persone normali, soprattutto quelle che hanno superato la boa dei quaranta o dei cinquant’anni, uomini e donne mature, con una vita ricca e piena di affetti, potenzialmente soddisfacente, appagante, e che non possono permettersi più il lusso di sprecare il loro tempo e le loro energie migliori. Le persone che vengono da me misureranno i loro benefici con altri mezzi rispetto al cronometro o alla bilancia: useranno il piacere e l’estetica del loro corpo, quindi la vera forma fisica. Perché essere in forma non vuol dire correre per 3 ore al ritmo di 5 minuti al chilometro. Stare bene vuol dire avere le energie per fare le cose che ci piacciono e piacersi e piacere alle persone che ci stanno intorno.

Abbassa lo stress!

Il mio progetto della palestra Re-Gym (a Milano in corso Venezia e piazza San Babila) nasce da tutto questo e vuole rivalutare la cura del corpo senza fatica, senza stress e senza dolori. I nostri allenamenti prevedono prima di tutto stretching, mobilità e allungamento. Poi di conseguenza la cura della postura, l’eleganza dei movimenti, che sono le cose che nella vita entrano in deficit dopo i 40 anni. L’uso degli attrezzi deve servire a stimolare la forma dei muscoli in funzione del benessere della persona. Il trainer aiuta il cliente a interpretare la forma del suo corpo e le sue giuste proporzioni, e quindi a piacersi, a stare bene con se stesso e con l’ambiente che lo circonda. Dove per ambiente non si intende solo la palestra o il tapis roulant ma tutta la sua vita: il cliente deve passare un’ora in palestra e stare bene per le restanti 23 ore a casa, in ufficio e ovunque vada. La nostra non è una palestra: qualcuno l’ha giustamente definita un atelier di alta sartoria del corpo, dove il trainer è il tuo stilista personale, che ti aiuta a essere bello, a stare bene e a vivere e a godere del piacere della vita. Nessun esercizio massacrante, nessuno sforzo disumano, nessuna forzatura: i nostri trainer non vi spingeranno a scendere sotto il muro dei 5 minuti al chilometro sulla mezza maratona ma ad alzarvi più in forma alla mattina, a dormire bene, a stare bene con le persone che amate e con il vostro lavoro.

Il signor Armani quando ci siamo conosciuti aveva 64 anni e aveva alcune ovvie esigenze estetiche che ho dovuto calibrare con le sue capacità fisiche. Piano piano abbiamo creato degli allenamenti quotidiani su misura, che tecnicamente comprendono manipolazione, flessibilità, potenziamento, esercizi cardio, di allungamento e così via. Abbiamo adottato una strategia meticolosa per l’obiettivo estetico e funzionale del suo corpo, considerando tutto, la sua età, il suo lavoro, le sue esigenze professionali e personali. Questa strategia dura quotidianamente da 16 anni per tutto l’anno. Con Martina Colombari da 11 anni a questa parte abbiamo scelto la stessa strategia.

Cura il tuo corpo!

Il nostro corpo non è una macchina termodinamica che si misura solo in muscoli, calorie e forza. Chi ragiona così distrugge il proprio corpo invece di costruirlo e migliorarlo. Per esempio: tutto il classico body building spesso ignora le esigenze della struttura bianca del corpo: i tendini, i legamenti, le articolazioni sono invece quelle che si deteriorano di più nel tempo e che quindi compromettono la funzionalità muscolare. Per questo io uso spesso le discipline orientali, come lo Yoga o il Tai Chi, che portano benefici proprio in questo senso e migliorano la funzionalità del corpo sia come angoli sia come muscoli, rendendolo capace di esprimere meglio e in modo più naturale le sue potenzialità e le sue attitudini. L’allenamento fatto in questo modo è molto più complicato e scientifico rispetto all’allenamento basato su una sola prestazione. Qui non si tratta di ottenere un tempo su una distanza: qui l’obiettivo è a 360 gradi e soprattutto estetico, di autentico wellness, e richiede quindi un lavoro certosino su tutti i compartimenti del corpo. Ogni muscolo può essere stimolato in tanti modi e ogni articolazione deve essere trattata nel modo giusto. Il risultato da ottenere è molto più complicato di un record sul giro o di sollevamento pesi, che sono tra l’altro obiettivi del tutto innaturali per una persona: il risultato è il benessere 24 ore su 24 per 7 giorni su 7 e in tutte le situazioni, una condizione ideale per una società complessa come la nostra, fatta di lavoro, di affetti, di passioni e di vita vera.

Ecco perché nella mia palestra io e i miei trainer partiamo sempre dalla persona nel suo complesso e non da una fotografia statica dei suoi muscoli. Cerchiamo invece di cogliere il suo benessere nei movimenti e nell’armonia del suo corpo. Se la sua postura è rattrappita, dovremo lavorare sugli angoli delle spalle e del collo per rimettere nella giusta posizione braccia e testa. Se il suo sistema endocrino è scarico, se il suo testosterone è basso e quindi la sua vitalità è scesa ai minimi storici, con un forte senso di insoddisfazione e di frustrazione da mancanza di risultati, con un senso di affaticamento cronico, spesso noi interveniamo proprio cercando di recuperare le forze, cercando di lavorare con lo Yoga e lo stretching per ridare luce e forza alla persona nel suo complesso. Molto meglio, per esempio, le alzate laterali piuttosto che il bilanciere dietro la nuca, che va a creare forti stress alla schiena e alla colonna cervicale. Spostiamo l’attenzione dal risultato alla persona e ridiamo vigore al suo sistema ormonale, permettendo di recuperare i giusti livelli di testosterone e di eliminare il cortisolo, l’ormone dello stress. Tutto questo sulle persone che hanno superato “il mezzo di cammin di nostra vita” ha un effetto rigenerante e fortificante, e ferma quell’invecchiamento precoce che assilla molti cinquantenni e sessantenni di oggi.

Migliora la tua giornata, migliora la tua vita!

Se il tuo corpo è in fuorigiri e sta andando a un regime stressante che deteriora la sua struttura, sia estetica, sia organica, sia clinica, forse è il momento di ridimensionare il tuo punto di vista sul movimento e sull’allenamento. Lo sport presuppone una prestazione e non è una performance per tutti: soprattutto le persone che hanno una vita professionale e personale intensa su altri fronti, non possono chiedere al proprio corpo anche una prestazione eccellente nella maratona o in qualsiasi altro sport. Non siamo macchine costruite per fare una cosa sola e il nostro wellness non è uno show. Quello che ci fa stare bene è la salute, il benessere, l’equilibrio. Serve una strategia e questa non sempre deve
prevedere la fatica, lo stress e il dolore. Si possono ottenere grandi risultati senza per forza avere dolori alle gambe o alla schiena per cinque giorni su sette. La palestra deve servire a migliorare tutto il resto della giornata, a stare bene, e comprende quindi anche le altre 23 ore e soprattutto il sonno. Un criterio analogo va adottato anche per la dieta: le chilocalorie non esistono. Il corpo assimila cibo in termini biochimici e non di termodinamica, che è una cosa che riguarda le macchine e i motori. Oggi parlare di dieta da un punto di vista calorico non ha senso. Dobbiamo invece spostare il discorso in termini di reazioni del corpo, cercando di capire ciò che fa bene e ciò che fa male.

Uno dei punti di partenza dei nostri trainer è sicuramente la postura: a questo scopo privilegiamo gli esercizi di allungamento per la zona posteriore delle gambe, polpacci e cosce. Poi sono importantissimi gli addominali, che rafforzano il core e danno il giusto tono a tutto il corpo. Oltre alle gambe va poi curato il gluteo. Per migliorare una postura chiusa e cadente si parte quasi sempre dagli esercizi per allungare i pettorali, che ci consentono di aprire la postura delle spalle e del collo. Invece del crossfit massacrante e dei pesi, scegliamo lo stretching, lo Yoga, il Tai Chi e il jogging a basso impatto e a bassa intensità e più sciolto. Se lo scopo è la tonificazione, molto meglio esercizi a corpo libero rispetto alle macchine e ai pesi o ai bilancieri.

Non produciamo sportivi ma persone che abbiano una passione sana per il proprio corpo e la propria salute. Il nostro progetto è dedicato all’uomo e non alla fatica e al dolore o a un record. Le nostre tecniche non comportano un risultato e una prestazione precisa, di tipo sportivo, ma mirano al mantenimento dell’eleganza dei movimenti, alla corretta postura, al benessere 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Gli esercizi e gli attrezzi devono stimolare la forma dei muscoli e non solo il loro volume, adattandolo allo scopo di ogni persona. Il nostro compito da personal trainer è quello di capire insieme al cliente quale deve essere la forma e la proporzione del suo corpo e di ogni muscolo. Non solo massa e definizione: cerchiamo ogni piccolo particolare per orientarlo alla nostra strategia. È un lavoro di alta sartoria. Siamo gli stilisti dei corpi!