DENTI, STRESS E PERFORMANCE

"Stringere i denti" non è un solo modo di dire, specie nello sport: sotto sforzo, infatti, capita spesso di farlo in maniera tutt'altro che figurata come reazione alla fatica o allo stress agonistico. "La richiesta di concentrazione durante una gara o un allenamento particolarmente impegnativo", conferma la dottoressa Antonella Udeschini, medico dentista a Milano e Brescia, "viene riconosciuta come una fonte di stress dal nostro 'cervello antico' (amigdala, limbico eccetera), che attiva così tutti i meccanismi muscolari di reazione che conosce, tra i quali appunto lo stringere i denti". E quando stringiamo i denti non attiviamo in realtà solo i muscoli masticatori, ma anche il trapezio (spalle), lo sternocleidomastoideo (collo), il piccolo dorsale, il pettorale: insomma coinvolgiamo la testa, il collo e le spalle, poiché le catene muscolari sono comunque collegate e si reclutano tra loro a seconda della richiesta. Ma non sempre tutto funziona al meglio...

La soluzione / 2

Nei casi più difficili, ma comunque sempre risolvibili, lo specialista decide invece solitamente di associare la fisioterapia mirata all'utilizzo di un bite, uno speciale apparecchio da portare in bocca che favorisce il riequilibrio e il riposo muscolare, neutralizzando le tensioni e bilanciando l'occlusione dentale (cioè favorendo la perfetta chiusura tra mascella e mandibola). "Il bite", spiega la dottoressa Antonella Udeschini, "può essere utilizzato solo di notte o anche durante l’attività sportiva, se il medico lo ritiene necessario, per migliorare la performance. Naturalmente, poiché il bite pone la struttura muscolare in un equilibrio costruito artificialmente, è necessario che sia perfetto e per ottenere questo occorrono numerose sedute di controllo per essere sicuri che sia davvero 'su misura' per il soggetto". Con la garanzia così non solo di migliorare la postura e la salute in generale, ma anche di avere il massimo dai nostri muscoli durante l'attività sportiva.

La soluzione / 1

Qualora dopo l'attività fisica compaiano alcuni dei sintomi descritti sopra, è prima di tutto consigliabile una visita gnatologica, cioè un controllo da un medico dentista esperto di gnatologia e quindi di articolazione temporo-mandibolare, di muscoli masticatori e occlusione dentale. "Nei casi meno complicati", afferma la dottoressa Antonella Udeschini, "lo specialista decide solitamente di prescrivere una fisioterapia mirata al distretto cervico-facciale, che deve essere eseguita solo da un vero esperto, poiché è un’area assai delicata che richiede sensibilità e grande manualità".

Il problema

"Sotto sforzo (ovvero sotto stress) il sistema posturale può avere una sorta di disorganizzazione", spiega ancora la dottoressa Antonella Udeschini, "e così in alcuni soggetti può accadere che una performance sportiva sia meno efficiente perché i muscoli sono contratti e lavorano meno armoniosamente e con meno coordinazione". Con una serie di disturbi che si manifestano poi anche a riposo, come ad esempio: fatica alla masticazione prolungata o impegnativa, collo rigido, apertura limitata della bocca, dolenzia all’articolazione temporo-mandibolare, che è quella articolazione che ci consente di aprire e chiudere la bocca.