All’evento di Milano di Smackdown Live Men’s Health ha fatto quattro chiacchiere con Shinsuke Nakamura (se ti sei perso l’intervista la trovi qui) e con il bulgaro Rusev, pseudonimo di Miroslav Barnjašev. Ecco che cosa ci ha raccontato il gigante dell’Europa dell’est.

L'intervista a Rusev

Parlaci del tuo stile e del tuo tipo di allenamento.
Sono un atleta particolare: ho una grande massa muscolare ma sono anche veloce. Per questo riesco a ottenere ottimi risultati sia contro rivali più rapidi sia contro atleti imponente come me. Questo per rispondere alla domanda sul mio stile. Per quanto riguarda l’allenamento posso solo garantirvi che bisogna darci dentro. Tanto e sempre. Ognuno ha la sua idea ma a mio parere non bisogna mai smettere. Ed essere sempre in turnee non facilita le cose: a casa o in viaggio, però, noi wrestler dobbiamo sempre allenarci, non importa come, purché sia fatto bene e fino in fondo, con entusiasmo.

Tu e tua moglie Lana sembrate una coppia molto affiatata, tant’è che spesso siete insieme anche sul ring. Com’è l’amore di coppia tra lottatori?
È qualcosa di unico, faccio quello che amo insieme a mia moglie. Condividiamo la stessa passione e viaggiamo in posti fantastici scoprendo ogni giorno posti, persone e cose nuove. In realtà quindi passiamo molto tempo insieme, e questa è una fortuna perché se non lavorasse con me, visti i miei impegni e i miei viaggi, sarebbe davvero difficile vederci. E poi, ve lo immaginate io che torno a casa e lei casalinga annoiata che mi chiede “come è andata la giornata caro”? Che cosa potrei rispondere? “Botte da orbi amore mio, tutto bene!”

Come ti sei avvicinato al wrestling e cosa ti ha spinto a cominciare questa vita da lottatore?
Da ragazzo guardavo affascinato i film di kick boxing: volevo imparare a combattere. Gli Stati Uniti mi hanno influenzato per la spettacolarità; in particolare Hulk Hogan è stato una vera icona. Desideravo tanto entrare in quel mondo e così ho iniziato a mettermi in gioco.

Che cosa vuol dire venire dalla Bulgaria in uno sport oggi dominato dagli americani?
Sono molto orgoglioso e onorato di poter essere il portavoce della mia nazione in questo sport. È un motivo in più per dare il massimo e comportarmi bene.

Progetti per il futuro?
Non so che cosa succederà. Ma se riuscirò ad arrivare a giocarmi il titolo mi farò trovare pronto.

Di Victor Venturelli per Men's Health
Foto credits WWE