Corri più a lungo e più forte – 1/3

Come tutti i runner sanno, la fatica si manifesta con dolore muscolare, falcate sempre più corte e un calo della velocità. Gli scienziati, tuttavia, hanno scoperto che questo è un meccanismo orchestrato dal cervello ogni volta che registra un calo di energia nell’organismo. In pratica, il cervello si difende obbligandoti a fermarti prima di bruciare anche le ultime riserve. Esistono però dei trucchi per ingannare la tua mente e accedere anche a questa scorta finale di energia e correre più forte e più a lungo. Ecco il primo:


Suddividi il chilometraggio in piccole tappe
Un allenamento diviso in fasi è più gestibile a livello psicologico di un’unica lunga corsa senza intervalli. Spezzando il chilometraggio in tappe, avrai l’impressione di correre di meno, mentre in realtà percorrerai una distanza maggiore. Come suggerisce il maratoneta Jason Fitzgerald, fondatore di Strength Running: “Se dividi il percorso in riscaldamento, ripetizioni veloci, recupero e defaticamento, il chilometraggio totale ti sembrerà più abbordabile”.
 

Impostando il lavoro in questo modo, puoi spingere di più a ogni singolo intervallo. Più di quanto potresti fare in un’unica tirata. Così facendo, inoltre, aumenterai il tuo VO2 max (massimo consumo di ossigeno) e renderai più efficiente il processo di trasformazione delle calorie in energia. Con il passare del tempo, riuscirai a correre più forte e più a lungo.


FAI COSÌ: vai in pista e comincia con una corsa leggera di riscaldamento di 10/20 minuti. Fai quindi 6 ripetute di 800 metri ciascuna a forte velocità, intervallandole con 400 metri di corsa leggera. Durante questa fase di recupero, focalizzati sul rallentamento del battito cardiaco e preparati mentalmente allo scatto successivo. Alla fine di questo workout avrai macinato quasi 5 chilometri di corsa a ritmo sostenuto e dai 3 agli 8 chilometri totali, includendo il riscaldamento e il defaticamento.