Chiodo fisso

Che gli uomini, intesi come maschi, amino il sesso non è certo un segreto. Che ci pensino decine di volte al giorno e che vogliano farlo tutti i giorni, non è una novità. Ma qual è il metro di misura per stabilire quando l’ossessione per il sesso è una patologia?
 

Diversi studi hanno appurato che una persona su 25 prova un impulso incontrollabile nei confronti di pensieri, emozioni e comportamenti legati al sesso. Che esista una “dipendenza sessuale” pari a quella da droghe o da alcool è tuttavia un dibattito ancora aperto. Di fatto, l’ipersessualità non è stata ancora inclusa nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la bibbia americana dei disturbi mentali.
 

Diagnosi ufficiali o no, è indubbio che esistano persone con un appetito sessuale insaziabile. Una ricerca inglese ha sottoposto un campione di questi “malati di sesso” a un esperimento: li ha monitorati mentre guardavano un film porno, scoprendo che la visione attivava le stesse aree cerebrali che reagiscono all’assunzione di droghe.
 

I ricercatori hanno ipotizzato che alcuni soggetti bramino il sesso, indipendentemente dal piacere che ne ricavano, come i tossici bramano la dose di stupefacenti. In parte può dipendere dalla ripetizione di comportamenti appresi che modellano il cervello in maniera tale da rafforzare la dipendenza. In parte, però, può dipendere dal fatto che tali persone sono innatamente più eccitabili. Uno studio del 2013 ha scoperto che quando a dei sex-addicted veniva chiesto di guardare delle immagini provocanti, la risposta del cervello era più legata all’area del desiderio piuttosto che al livello di dipendenza confessato.
 

“Le persone con un desiderio sessuale più intenso, probabilmente hanno una maggiore predisposizione a cercare del sesso perché questo li fa sentire meglio a livello neurologico” spiega Nicole Prause, una delle ricercatrici coinvolte nello studio. “Anche la capacità di raggiungere l’orgasmo ha delle basi genetiche” aggiunge.
 

Una libido insaziabile, che sia innata o appresa, non costituirebbe quindi per forza un problema clinico. Il punto è capire quanto questo desiderio sia incontrollabile e che influenze negative può avere rispetto alle persone che abbiamo intorno. Gli esperti concordano nel dire che la linea di confine tra salute e patologia si può considerare oltrepassata quando il desiderio inizia a interferire con il benessere fisico e mentale di una persona e causa disagio e sofferenza a lei e agli altri.
 

Che tu sia pronto a farlo una volta al mese o tre volte al giorno, insomma, non è un problema, finché la cosa non danneggia la tua relazione, la tua famiglia e il tuo lavoro. Se hai dei dubbi a riguardo, la cosa migliore è consultare un terapista specializzato che può aiutarti a chiarire la situazione e magari ad abbandonare delle abitudini che, alla lunga, possono davvero diventare fonte di ansia e di grande sofferenza.