Allarme ischemia cerebrale

Daniel Lackland, professore di neuroscienze alla Medical University of South Carolina, ci spiega come fa la pressione alta a danneggiare il cervello.

1/La pressione sale

Come un fiume in piena obbligato a correre in un tubo stretto, la pressione alta (da 140/90  in su) costringe le arterie a tendere le loro pareti più del dovuto.

2/Si formano microlesioni

La forte pressione provoca la formazione di taglietti microscopici nella parete delle arterie. Il corpo cerca di riparare il danno producendo piastrine che aiutano la coagulazione del sangue. Altre molecole, incluso il colesterolo cattivo, scarti cellulari e calcio, rimangono intrappolati nella parete delle arterie, formando una placca.

3/Le pareti delle arterie s’ispessiscono

Il sistema immunitario utilizza alcune cellule speciali, i macrofagi, per sciogliere la placca. Quando non ci riescono, i macrofagi inglobano i grassi che dovrebbero sciogliere e si trasformano in cellule schiumose, scatenando un’infiammazione. Le cellule muscolari lisce delle arterie formano uno strato duro al di sopra delle cellule schiumose, irrigidendo le pareti delle arterie. Questo aumenta ulteriormente la pressione del sangue.

4/Si forma un trombo

Man mano che il sangue scorre oltre l’ostacolo, pezzi di placca si staccano e si uniscono al flusso sanguigno e vanno verso il cervello, dove un piccolo cumulo, il trombo, può fermarsi in una delle minuscole arterie cerebrali. Se questo succede il sangue e il suo prezioso carico, l’ossigeno, non riescono a raggiungere quella parte di cervello, provocando un’ischemia cerebrale.

5/Le cellule cerebrali muoiono
Senza ossigeno, le cellule cerebrali iniziano a morire nel giro di pochi minuti. A seconda della regione del cervello colpita e dal numero di cellule coinvolte, i sintomi e le complicazioni possono variare dal semplice torpore o dalle vertigini al mal di testa fortissimo fino alla paralisi, al coma e persino alla morte.