A scuola di sopravvivenza con dave canterbury

A SCUOLA DI SOPRAVVIVENZA CON DAVE CANTERBURY

Perché dovrei prepararmi a vivere come un selvaggio? Lo scenario più comune qual è: post guerra nucleare, attacco terroristico, tsunami o catastrofe ambientale?
Disastro aereo?

D.C. Capire le basi della vita all’aria aperta è importante perché è l’unico modo per sopravvivere quando i sistemi che abbiamo costruito negli ultimi 1000 anni, come i supermercati, i negozi, le auto, le stazioni di servizio… non sono in grado di soddisfare i nostri bisogni.
Inoltre, è l’unico modo per non pesare o dipendere dalle persone che sono con te.
Se qualcosa va storto, insomma, è bene che tu sappia provvedere a te stesso e ai tuoi famigliari, senza dover chiedere…
Arrivano i terroristi: devo fuggire da casa mia con i miei figli entro 10 minuti.

Che cosa mi porto e dove vado?

D.C. Ogni volta che lasci la tua casa devi portarti dietro un bagaglio, una sorta di kit di emergenza per tutti i membri della famiglia.
In questo bagaglio devi mettere i vestiti di ricambio, le coperte per dormire, gli arnesi da taglio, il materiale per fare un fuoco per cucinare, disinfettare l’acqua e farti luce di notte, oltre a contenitori di metallo da poter mettere sul fuoco, corde per legare, cibo e acqua potabile.
L’importante è fare un bagaglio che corrisponda al tuo livello di esperienza e al tuo grado di sopravvivenza nell’area dove intendi andare.
Il dove andare dipende da molti fattori ma in ogni caso non improvvisare: cerca di decidere prima dove ti conviene andare in modo da preparare ad hoc il bagaglio.
In ogni caso, spesso i luoghi lontani dalle città sono più sicuri e più puliti oltre ad avere più risorse naturali accessibili per un esperto di sopravvivenza.