4 falsi miti sulla soia - 2/4

La soia è uno degli alimenti più discussi degli ultimi tempi, ma molte delle cose che si sentono dire a questo proposito nascono da pure falsità. Il dottor Javier Haya, capo del dipartimento di ginecologia e ostetricia presso l’ospedale centrale di Ciudad Real, Spagna, è un profondo conoscitore dei benefici che hanno alcuni alimenti per il nostro corpo, tra cui ovviamente la soia. Il suo ultimo libro era atto proprio a svelare alcuni dei più noti e frequenti falsi miti che aleggiano attorno ad essa.

2 \ Soia e ipotiroidismo

Uno dei miti più comuni che circolano sulla soia è la sua relazione con lo sviluppo di ipotiroidismo. Secondo il dottor Haya, questo ha due cause principali:

1. Uno dei primi preparati per i neonati, proveniva dalle proteine della soia, quindi questa è stata associata allo sviluppo di ipotiroidismo neonatale. In verità la ragione non era che in questo preparato fosse presente della soia, piuttosto il problema era l'assenza di sodio.

2. La seconda ragione è che la soia, come le altre verdure (cipolla, faglioli, agli e soprattutto tutte le varietà di cavolo) contiene alcune sostanze che ostacolano l’assorbimento di iodio.

In pratica ci vorrebbe un consumo eccessivo e quasi esclusivo di questi alimenti (ad esempio 500g di cavolo al giorno per diverse settimane) per avere un vero e proprio impatto sul funzionamento della tiroide.